“Lo Statuto Comunale va modificato nel punto relativo al principio dell’acqua come bene comune. In rispetto del referendum popolare del 2011 in cui la maggioranza degli italiani si è espressa a favore dell’acqua come bene pubblico: i cittadini italiani devono esigere in ogni occasione che quella volontà popolare venga rispettata per cui ribadire con forza in ogni occasione di essere contrari a qualunque forma di privatizzazione”. Lo chiede in una nota il Comitato Rinascita per Ponza ai consiglieri di minoranza del Comune di Ponza Francesco Ferraiuolo e Sergio D’Arco.
“Chiediamo che nello Statuto del Comune Isolano venga inserito un un nuovo articolo ispirato al principio “acqua bene comune”, che, in particolare, afferma:
– che tutte le acque, superficiali e sotterranee, sono pubbliche e costituiscono una risorsa da utilizzare secondo criteri di equità, solidarietà (anche in rapporto alle generazioni future) e rispetto degli equilibri ecologici;
– che il Comune riconosce il diritto all’acqua, ossia l’accesso all’acqua potabile come diritto universale, indivisibile, inalienabile e lo status dell’acqua come bene comune pubblico e garantisce che la proprietà e la gestione degli impianti, della rete di acquedotto, distribuzione, fognatura e depurazione siano pubbliche e inalienabili, nel rispetto delle normative comunitarie e nazionali;
– che il servizio idrico integrato è un servizio pubblico locale di interesse generale che, in attuazione della Costituzione, deve essere effettuato da un soggetto di diritto pubblico, non tenuto alle regole del mercato e della concorrenza.
I firmatari di questa proposta di modifica ritengono assolutamente un dovere di chi ha responsabilità di governo del territorio riconoscere l’acqua un bene comune da mantenere integro e lontano dalle speculazioni economiche. La battagli per l’acqua bene comune è una battaglia che vede oggi tutti concordi a cominciare da Papa Francesco ma sentita con urgente preoccupazione dalla stragrande maggioranza dei cittadini del mondo.
I Consiglieri comunali di Ponza inserendo nel proprio Statuto Comunale l’articolo proposto, dimostreranno grande sensibilità politica e sociale delle necessità presenti e future dei cittadini delle loro isole. Chiediamo ai Consiglieri di minoranza di far inserire all’ordine del giorno del Consiglio Straordinario del 24 luglio 2015 la Modifica dello Statuto Comunale di Ponza, in modo che si possa discutere e votare democraticamente (assumendosi pubblicamente le proprie responsabilità politiche e sociali): l’inserimento di un nuovo articolo che sancisca “l’acqua bene comune non commercializzabile””.