Aveva dieci anni il bambino che lo scorso 10 luglio abbiamo fotografato sulla spiaggia di Serapo a Gaeta. E ne ha non più di sette quello che abbiamo ritratto ieri, tra l’indifferenza generale, cercare un po’ di frescura dal sole delle due del pomeriggio, sotto l’ombrellone di uno stabilimento balneare del litorale. Sempre di Serapo. Il tutto prima di riprendere il suo pellegrinaggio in cerca di qualcuno disposto ad acquistare i suoi prodotti. A differenza della segnalazione precedente, in questo caso, il bimbo appariva in qualche modo sotto la tutela di un adulto il che, però, costituirebbe un aggravante.

Qualcosa si muove. La prima segnalazione, infatti, peraltro protocollata alla Polizia Municipale da una cittadina di Gaeta, nei giorni scorsi ha avuto una risoluzione positiva. Per quanto a sua volta ha aperto uno spaccato su condizioni di vita di grande dignità morale ma anche grave povertà. I Vigili infatti si sono messi alla ricerca del bimbo fotografato infine rintracciandolo. Così hanno verificato che il bambino aveva effettivamente dieci anni, di nazionalità indiana. Ogni giorno raggiungeva Gaeta insieme al fratello di sedici anni dalla provincia di Caserta dove i due vivevano con la madre. Il padre, invece, si trovava in Trentino Alto Adige dove era stato costretto a emigrare per trovare lavoro. Attivati i servizi sociali, il padre, tenuto conto anche delle difficoltà linguistiche della madre, è tornato da Bolzano a Gaeta per recuperare i due figli e riportarli a casa. A quanto pare, il bambino e il fratello maggiore erano diventati venditori ambulanti per autosostenersi economicamente.
“Ci veniamo quotidianamente a trovare di fronte a situazioni complicate quando non più gravi – sottolinea il comandante della Polizia Municipale Mauro Renzi -, a cui non sempre è possibile rispondere con la dovuta urgenza causa un organico che in termini di numeri non sempre è in condizioni di rispondere all’urgenza di un problema, peraltro non presente solo a Gaeta ma su tutti i litorali della provincia e spesso nella più totale indifferenza, che nessuno in alcun modo può trascurare. In particolare i cittadini hanno il dovere di segnalarci situazione analoghe: noi continueremo a fare il nostro dovere”.
GALLERY LAVORO MINORILE – IL BAMBINO FOTOGRAFATO IERI A SERAPO