AGGIORNAMENTO 14 luglio, ore 11.20 – Sembrava il classico “Vucumprà” arrivato a Formia in occasione della festa di Sant’Erasmo e, invece, non lo era affatto. Cinquantadue anni, di origini senegalesi, M.B.D, da tre anni a questa parte era uccel di bosco pur continuando nella sua attività di collegamento tra i clan camorristici napoletani della zona di Napoli Centrale impegnati nella contraffazione di marchi e gli immigrati ambulanti che poi vanno a vendere quella merce a sagre e feste di paese: una sorta di caporale sugli altri immigrati a quanto, in particolare, emergerebbe dai precedenti.
Su di lui gravava un’ordinanza dell’Ufficio del Tribunale di Sorveglianza di Napoli che ne chiedeva l’immediato arresto scontare la pena di sei mesi per reiterazione dei reati di ricettazione, falso e contraffazione ma l’uomo, fino a ieri sera, era riuscito a mimetizzarsi adottando vari ma semplici stratagemmi: capelli lunghi, corti, barba, baffi. Tanti piccoli accorgimenti che ieri, però, non hanno ingannato i militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Formia. Giunti in servizio di controllo presso la stazione ferroviaria, la presenza dell’uomo, verificata con delle foto segnaletiche, non è passata inosservata. Insieme ad almeno altre tre persone che si preparavano ad andare a vendere i loro prodotti, successivamente denunciate per detenzione di capi contraffatti, è stato identificato e posto in stato di fermo.
Attualmente è detenuto presso la Casa Circondariale di Cassino a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Sempre nell’arco della stessa serata, sono stati denunciati alla competente Autorità Giudiziaria un 45enne italiano O.N.. Anch’esso per detenzione di articoli contraffatti e ricettazione e un 35enne senegalese M.T. sempre per detenzione e commercio di articoli contraffatti e ricettazione, nonché per la violazione della normativa sugli stranieri, atteso che lo stesso era privo di regolare permesso di soggiorno.
Complessivamente all’esito dei controlli sono stati sottoposti a sequestro circa 600 articoli recanti il marchio di fabbrica abilmente contraffatto.
L’attività di servizio svolta dal Gruppo di Formia, in considerazione dell’elevato numero di giovani presenti in città ha riguardato anche la prevenzione e la repressione degli illeciti in materia di stupefacenti svolta con l’ausilio dell’unità cinofila antidroga “Bam” che ha consentito di segnalare alle competenti prefetture di Roma, Napoli e Latina cinque soggetti italiani per la violazione di cui all’art.75 del D.P.R. 309/90, per la detenzione ai fini personali di circa 15 grammi di sostanze stupefacenti quali hashish, cocaina e marijuana.