Bilancio a Sabaudia, Fogli si toglie i sassolini dalla scarpe

Gianpiero Fogli

“Ricordo perfettamente quando nel 2012 il sindaco di Sabaudia tuonava dalle pagine dei giornali che il comune aveva i bilanci in ordine anzi, era un comune virtuoso ed un gruppo di consiglieri e assessori lo ostacolavano solo perché pretendevano poltrone da dividersi”. Lo dichiara Gianpiero Fogli, ex capogruppo del Popolo delle Libertà a Sabaudia.

“Finalmente la verità sta venendo a galla ed è lo stesso sindaco con la sua giunta e il suo consiglio che lo stanno confermando. Il Comune di Sabaudia come si evinceva da una lettera inviata dalla Corte dei Conti nel 2012 aveva i bilanci gonfi di residui attivi che dovevano essere cancellati perché non più esigibili. Dopo le dimissioni del Sindaco, il Commissario Prefettizio cominciò questa ripulitura di residui difatti nel consultivo 2012, da lui approvato risultava un disavanzo di circa 1 milione e 200mila euro.


Miracolosamente con la nuova amministrazione Lucci i bilanci tornano attivi anche riconoscendo milioni e milioni di debiti fuori bilancio. Fino ad arrivare a bilancio consultivo 2014 con addirittura un attivo di 112mila euro.

Stranamente però con il Consiglio comunale dell’8 luglio 2015 si scopre che il Comune deve cancellare circa 7 milioni di euro di crediti non più esigibili e procede spalmandoli in 30 anni lasciando circa 230mila euro l’anno alle future amministrazioni e generazioni. Inoltre in sede di consultivo 2014 il consigliere Secci ha fatto notare che solo in quell’anno c’erano circa 6 milioni di differenza tra entrate ed uscite quindi sicuramente tra qualche anno dovremmo comunque cancellare altri residui attivi.

Questo piccolo resoconto lo faccio per spiegare per quanto posso che nel 2012, alcuni Consiglieri e Assessori lasciarono le loro cariche importanti (io ero capogruppo del PDL e delegato allo sport, Luca Mignacca era presidente del consiglio, Giovanni Secci era vice sindaco e assessore al turismo, Lino Capriglione era delegato alla rete urbana e ai gemellaggi.)

Lasciammo quelle cariche non perchè volevamo altre poltrone ma volevamo combattere il modo di affrontare i bilanci del sindaco Lucci ed oggi si sta verificando in pieno quello che noi dicevamo allora”.