Coltellate a Cisterna, permessi di immigrazione falsi a Fondi

La Questura di Latina

AGGIORNAMENTO ore 22.10 – Prosegue l’operazione “Vacanze Sicure” e la Polizia di Stato, Questura di Latina continua nella sua attività mirata a rendere sicura la stagione estiva. Come è noto in questo periodo estivo si registra un notevole aumento del flusso vacanziero verso le località costiere della zona ed in particolare presso le strutture ricettive del lungomare pontino.

La Polizia di Stato della Questura di Latina al fine di monitorare il territorio, e di prevenire eventuali illeciti, ha disposto di procedere a mirati servizi straordinari di controllo del territorio con impiego di uomini di tutte le sue articolazioni (Anticrimine , U.P.G.SP. Digos e Commissariati) che hanno effettuato numerosi posti di controllo nelle zone ritenute più a rischio per la commissione dei reati, con posti di blocco sia lungo il litorale dell’intera provincia che nelle zone che portano ai Lepini.


Numerose le autovetture che sono state controllate con relativi occupanti nelle vie del lungomare ed in tutte le principali strade che adducono ai centri cittadini.

Nel corso dell’attività si è anche provveduto ad effettuare diverse perquisizioni domiciliari per la ricerca di armi nelle abitazioni di alcuni noti pregiudicati e sono stati effettuati numerosi controlli ai soggetti sottoposti ad arresti domiciliari ed alla sorveglianza speciale con prescrizioni di permanenza presso il domicilio.

A Cisterna gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di P.S. hanno denunciato A. Bouzid tunisino nato nel ’68 per lesioni gravi e porto abusivo di arma da taglio. L’uomo durante un diverbio per motivi di viabilità ha aggredito e colpito con un coltello un 60enne che era intervenuto in soccorso del nipote. Gli agenti della Polizia di Stato sono giunti all’individuazione del tunisino grazie anche alle testimonianze di alcuni automobilisti che hanno assistito all’aggressione.

A Fondi gli uomini della Polizia Di Stato del Commissariato di P.S. hanno denunciato S. Satman, dell’81, S. Masih del 1960, S. Partap del’76, S. Vrec cl.84, tutti di nazionalità indiana per contraffazione di permessi di soggiorno e favoreggiamento all’immigrazione clandestina. Gli uomini della Polizia di Stato nel corso di mirati servizi di controllo e contrasto al fenomeno dell’immigrazione clandestina hanno scoperto un giro di permessi di soggiorno falsi cui era rimasto vittima un datore di lavoro fondano nella cui azienda gli indiani si erano fatti assumere esibendo documentazione falsa. Per tale ragione per tutti gli stranieri e quattro è scattata una denuncia.

Di seguito si riportano i numeri delle attività complessive sviluppate nel corso del fine settimana:

– Persone denunciate: 5
– Persone identificate: 190 di cui nr. 25 pregiudicati
– Veicoli controllati: 110
– Posti di controllo effettuati: 15
– Cittadini stranieri identificati: 20
– Perquisizioni domiciliari: 19
– Controlli domiciliari a persone sottoposte agli arresti domiciliari: 36

 

AGGIORNAMENTO ore 22.10 – Permessi di soggiorno falsi a Fondi

di Mirko Macaro

Un giro di falsi permessi di soggiorno. E’ quello su cui sta iniziando a far luce la polizia di Fondi, che nell’ambito dei controlli estivi disposti dalla Questura ha denunciato quattro cittadini indiani trovati in possesso di permessi taroccati. Braccianti agricoli ed operai regolarmente assunti presso un’azienda fondana, di recente gli stranieri, di un’età compresa tra i 31 e i 55 anni, si erano recati presso l’ufficio immigrazione del Commissariato di largo Evangelista.

Dovevano rinnovare i rispettivi permessi, prossimi alla scadenza. Da alcuni riscontri incrociati, è però emerso come i documenti presentati per il rinnovo fossero irregolari. Alcuni numeri e date non combaciavano. Falsi a tutti gli effetti. Il datore di lavoro, il primo a essere oggetto dei dovuti accertamenti degli agenti del dirigente Massimo Mazio, è risultato estraneo ad ogni eventuale addebito. Anzi, nel comunicare gli avvenuti deferimenti dalla Questura hanno spiegato che l’uomo sarebbe stato anche beffato: i quattro extracomunitari erano stati assunti proprio in virtù dei documenti finiti sotto la lente d’ingrandimento degli investigatori.

Nei loro confronti, una denuncia per contraffazione di permessi di soggiorno e favoreggiamento all’immigrazione clandestina. Ma le indagini non sono certo terminate. Difficile, che i soggetti in questione abbiano potuto fare tutto da soli. E’ probabile – non sarebbe certo la prima volta – che a monte vi sia una più o meno estesa organizzazione di specialisti e intermediari. E che i quattro permessi individuati rappresentino solo la classica punta dell’iceberg.