Si è svolta quest’oggi la conferenza stampa dell’On. Rondini a Formia, presso la sala Sala “Antonio Sicurezza” del Comune di Formia. Il Deputato della Lega Nord ha illustrato alla stampa l’interrogazione parlamentare che ha presentato al Ministro degli Interni Alfano, chiedendo un immediato intervento per far fronte all’emergenza criminale che ha investito il Sud Pontino negli ultimi mesi raggiungendo l’apice con l’omicidio dell’avv. Piccolino, assassinato, è bene ricordarlo, non per mano criminale, come l’Amministrazione Comunale con in testa il Sindaco Bartolomeo aveva frettolosamente dichiarato, ma per opera di un pazzo, spinto da motivi e livori personali – lo dichiara in un comunicato la sezione del Sud Pontino di “Sovranità – Prima gli italiani” – .
La conferenza stampa è iniziata con l’intervento del Coordinatore Provinciale di Sovranità-Prima gli Italiani, Marco Moccia, il quale ha spiegato i motivi di questa conferenza stampa: in primis la volontà dell’On. Rondini di presentare pubblicamente l’interrogazione parlamentare e porsi ancora una volta come unico interlocutore e rappresentante insieme a Sovranità di questo territorio totalmente abbandonato dalla classe politica di centrodestra,centrosinistra e pentastellata, i cui rappresentanti si fanno vedere solo in occasioni pubbliche per racimolare consensi e fare promesse elettorali.
Il secondo motivo è la volontà di Sovranità di porre l’accento sulle responsabilità dell’Amministrazione Bartolomeo, soprattutto nella persona del Sindaco, che per biechi motivi propagandistici ha messo alla gogna un’intera città, che per settimane è balzata agli onori della cronaca nazionale ed internazionale come la città di Gomorra, grazie anche all’intervento nefasto del Presidente della Regione Zingaretti e della Parlamentare del Pd Sesa Amici che nonostante un evento tragico che richiedesse massimo rispetto e silenzio, hanno preferito fare una vergognosa passerella elettorale a Formia.
Il terzo motivo è un’accusa precisa che viene rivolta ai vertici delle Forze del’Ordine, le quali hanno sempre derubricato le richieste e le preoccupazioni del Movimento e dei Comitati cittadini come insensati allarmi, fino a quando con l’omicidio Piccolino, si è aperto il vaso di Pandora e le stesse F.F.O.O. non hanno potuto più far finta di niente ed hanno dovuto incrementare i controlli fino a quando la triste vicenda dell’avvocato è passata nel dimenticatoio e sono ripresi furti, scippi,rapine ed aggressioni. Dopo Moccia è stata la volta dell’On. Rondini, il quale ha spiegato nel dettaglio l’oggetto della sua interrogazione parlamentare ed ha garantito ai cittadini del Golfo di Gaeta la sua massima presenza e disponibilità, al fine di accreditarsi come unico e vero rappresentante insieme a Sovranità delle istanze popolari dei cittadini del Sud Pontino.
L’ultimo intervento è stato quello del Vice Coordinatore Provinciale Mirko Cairone, il quale in veste anche di redattore del progetto per la sicurezza ” Golfo Sicuro”, ha spiegato nel dettaglio le proposte contenute all’interno del progetto e si è poi focalizzato sull’emergenza criminale che sta colpendo il basso Lazio, specificando che nonostante da marzo il progetto “Golfo Sicuro” sia di dominio pubblico e sia pervenuto alle Amministrazioni Comunali di Formia, Minturno e Gaeta, attraverso incontri ufficiali, ancora nulla è stato fatto. Solo belle parole – conclude il comunicato – ringraziamenti e pacche sulle spalle per i militanti di Sovranità e per i rappresentanti dei comitati cittadini che hanno fatto proprie le proposte contenute all’interno di Golfo Sicuro, dimostrando una sensibilità che i nostri amministratori purtroppo non hanno.
Segue il testo dell’interrogazione parlamentare rivolta dall’On. Rondini al Ministro degli Interni, Angelino Alfano:
“Premesso che: le notizie di cronaca degli ultimi anni hanno spesso portato alla luce il grave problema delle infiltrazioni mafiose nel basso Lazio, con la città di Formia al centro di indagini di polizia; in ordine di tempo l’ultimo gravissimo fatto di cronaca riguarda l’omicidio, avvenuto in puro stile camorristico, dell’avvocato Mario Piccolino, che interpretava lo spirito più nobile di contrasto alle organizzazioni criminali, ucciso nel suo studio;
le indagini sono passate alla procura antimafia di Roma, e l’individuazione del responsabile renderà più chiaro cosa stia accadendo in quella vasta porzione a sud del Lazio; troppo poco è stato fatto dalle amministrazioni comunali in materia di sicurezza, soprattutto a Formia negli ultimi mesi la situazione è degenerata, dopo l’ondata di furti nelle attività commerciali e nelle abitazioni; si è passati a pestaggi, rapine ad opera di non meglio precisati «giovani stranieri africani e dell’est Europa», sparatorie ed addirittura agli omicidi; comitati di cittadini da alcuni mesi hanno presentato un piano per la sicurezza del territorio, chiamato «Golfo Sicuro» e le proposte sono state presentate ai sindaci di Formia, Gaeta e Minturno –: se il Ministro sia a conoscenza della situazione e se non intenda, alla luce dei risultati delle indagini condotte dalla magistratura sia passate che presenti, predisporre un incremento del numero di agenti presenti sul territorio al fine di contrastare il radicamento della criminalità organizzata nel basso Lazio e
nel comune di Formia”