Affissioni mortuarie selvagge a Minturno

“Ricordati che devi morire” ripete alla noia un predicatore a Mario interpretato da Massimo Troisi nel celebre film “Non ci resta che piangere”. E a Minturno qualcuno deve aver interpretato alla lettera quel divertente scambio di battute riempiendo selvaggiamente di annunci mortuari pali della luce, contatori elettrici, bacheche che servirebbero a tutt’altro, muri, fermate dell’autobus, cassonetti dei rifiuti.

Sarà forse stata anche la morte dell’amato Don Elio Persechino a far aumentare le affissioni, le esequie si terranno giovedì alle 10.30 presso la Cattedrale di San Pietro Apostolo a Minturno, di fatto in questi giorni d’estate ogni dove, in spregio a ogni regola, è stato riempito di affissioni mortuarie.


E sia concessa l’ironia considerato che anche le condoglianze del Comune, Giunta e Consiglieri, sono finite affisse sui cassonetti dell’immondizia, un obiettivo chi le ha apposte lo ha sicuramente raggiunto, seppure verosimilmente non voluto: rendere meno attraente la città agli occhi di chi l’ha scelta per trascorrervi le proprie ferie.

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