https://youtu.be/ufdZ3AKN58A
“Vorrei cercare di dire anche la mia a conclusione della vicenda che ha interessato il rinnovo del CdA di Agrofondi, consorzio degli operatori privati del MOF, anche con l’intento di evitare il continuo ripetersi di un clamore mediatico che mi coinvolge direttamente, senza che io sia stato mai minimamente interpellato, e che certamente non giova agli interessi del MOF e dei suoi operatori.
La conclusione dell’Assemblea da me presieduta per scelta dei soci (alla stregua di tutte le altre che l’hanno preceduta dal 1989 ad oggi), svoltasi nelle riunioni del 29 maggio e 8 giugno, ha registrato un epilogo certamente non edificante per la brutta dimostrazione che tutti noi operatori, me compreso, abbiamo dato di noi stessi, sia agli altri operatori assenti che all’intera opinione pubblica.
Nella seconda riunione dell’8 giugno si è proceduto al riconteggio dei voti e, rispetto al primo conteggio del 29 maggio conclusosi alle 23:30, oltre a 4 schede nulle, sono risultati ben 19 candidati, su 21, con differenze di voti rispetto al primo scrutinio. Quelle più significative hanno riguardato me stesso (con 8 voti in più), Guido Addessi (con 4 voti in meno), Giovanni Recchia (con 3 voti in più) e Franco Recchia (con 4 voti in meno). Anche da questo riconteggio sono risultati 2 candidati a parità di voti che hanno obbligato ad un terzo conteggio.
A conclusione del riconteggio, alcuni presenti hanno acceso una violenta discussione, con accuse di ogni genere nei confronti dei tre scrutatori e nei miei stessi confronti, per una pretesa grave disattenzione se non anche di manomissione delle schede contenute nella busta sigillata e da me presa consegna a fine riunione del 29 aprile. Dimenticando che la busta era stata appena aperta dagli stessi contestatori previo attento controllo della sua integrità.
Ho così concluso la riunione con la ripetuta sollecitazione, da parte soprattutto dei più accesi, di annullare le votazioni e di indire una nuova assemblea. Decisione che, stante l’esagitazione esasperata di quel momento, ho evitato di prendere su due piedi per non creare ulteriori polemiche da parte degli altri soci contrari.
Nei giorni seguenti è apparso su internet un video dell’assemblea che testimoniava del livello insopportabile assunto dalla discussione.
Se da un lato, però, questo video ha aiutato i soci assenti a meglio comprendere l’accaduto, allo stesso tempo ha fatto anche “il giro del mondo” mettendo nel ridicolo più assoluto tutta la categoria con gravissimi danni di immagine per Agrofondi e per il MOF.
Ma i danni più immediati e diretti li ha arrecati soprattutto al sottoscritto, sia nei confronti della mia famiglia e di coloro che mi conoscono e stimano, sia nei confronti di tutte le istituzioni locali, regionali e nazionali con le quali, in ragione del mandato fiduciario che gli operatori mi hanno sempre accordato, intrattengo rapporti in rappresentanza del MOF.
La correttezza e la coerenza hanno sempre improntato il percorso della mia vita privata e pubblica. Chi mi conosce potrà rimproverarmi tutto tranne la mia integrità morale. E per difendere questi principi ho pagato anche prezzi altissimi senza mai lamentarmene.
La riflessione a freddo sull’esito dell’ultima riunione e sulle richieste dei diversi soci di annullare l’assemblea, ma soprattutto il clamore mediatico ed i danni di immagine creati dal video postato su internet, mi hanno infine indotto nella determinazione di annullare effettivamente l’assemblea, con lo scopo di fugare ogni ombra ridando la parola nuovamente ai soci.
Per evitare ulteriori clamori, ho voluto attendere che terminasse la campagna elettorale delle elezioni amministrative – che già tante passerelle propagantistiche aveva attirato sulla vicenda – e, alla prima data utile di giugno, ho riunito dapprima i 21 candidati per comunicare innanzitutto a loro il mio intendimento, per un dovuto rispetto del ruolo di candidati, prima di comunicarlo a tutti i soci.
In questa riunione li ho informati della mia decisione di voler annullare l’Assemblea e li ho anche informati che nella nuova assemblea elettiva non mi sarei ricandidato, onde evitare qualsiasi forma di ulteriore strumentalizzazione sulla mia persona ed a riprova della mia volontà di non voler mai creare divisioni ma di lavorare sempre per la massima unità della categoria.
Con mia somma sorpresa, anziché ricevere un plauso ho dovuto riscontrare un nutrito ripensamento soprattutto da parte di quegli stessi candidati che (come ben si evince dal video) maggiormente avevano contestato l’esito delle votazioni chiedendone “a gran voce” l’annullamento o minacciando impugnative. Anzi, sono stato esortato a desistere dall’annullamento ed a procedere al più presto ad insediare il nuovo consiglio, così come risultato dalle contestatissime elezioni.
Preso atto di tale riscontro, ho chiesto loro un periodo di ulteriore riflessione per potermi confrontare informalmente anche con gli altri soci, in quanto gli episodi accaduti durante l’assemblea ed il clamore destato dal video postato su internet non potevano essere superati in modo così semplicistico.
Nei giorni successivi ho avuto modo di relazionarmi con tanti altri soci che ho trovato già tutti informati del mio intendimento da articoli abbastanza dettagliati apparsi sulla stampa (articoli che questa volta hanno ben rappresentato il mio intendimento, mettendo in parte riparo a precedenti articoli di ben diversa lettura), per cui, preso atto soprattutto del ripensamento di coloro che più di altri avevano contestato le votazioni, ho riconvocato nuovamente i 21 candidati ed ho comunicato loro di ritenere l’assemblea conclusa con la legittimazione del nuovo CdA.
Come da statuto, ho già convocato il nuovo CdA per l’elezione del Presidente e dei Vice Presidenti.
Mi sia infine consentita un’ultima puntualizzazione: nel nuovo consiglio non vi sono vecchie e nuove leve. Dieci dei consiglieri eletti provengono dalla lista dei tredici candidati proposti dallo stesso Presidente uscente Elio Paparello, a dimostrazione che la ricerca di energie più vive risiedeva già nel consiglio uscente. Dei rimanenti tre, uno ha già ricoperto in passato e bene lo stesso incarico, un altro ricopre attualmente in modo egregio e da anni l’incarico di Vice Presidente del Gruppo Grossisti Assomercati ed il terzo ha svolto per oltre quindici anni le funzioni (assai apprezzate) di segreteria di Assomercati e dello stesso consorzio Agrofondi nonché, in seguito, della IMOF SpA e MOF SpA, in diretta e continuativa collaborazione con il sottoscritto.
Vi è solo il naturale turn over che, come in una grande squadra di basket, consente durante la stessa partita di avere in campo sempre i giocatori più in forma in quel momento”.