“Oggi, venerdì 3 luglio 2015, è stato compiuto un decisivo passo in avanti per un grande futuro di Ponza”. Lo afferma in un lungo post il sindaco Pier Lombardo Vigorelli commentando l’ingresso sull’isola di Acqualatina, già motivo discussione e polemica e a poche ore, inoltre, dall’arrivo sull’isola di una delegazione del Movimento 5 Stelle composta da cinque parlamentari.
“Dopo lo spostamento della centrale elettrica dal pieno centro cittadino al disabitato Monte Pagliaro, evento che i ponzesi aspettavano almeno da 30 anni, e dopo il nuovo appalto per la raccolta dei rifiuti che riduce la tassazione di circa un milione e istituisce finalmente il “porta a porta” – chiarisce il Primo Cittadino – in questi giorni è diventata concreta un’altra fondamentale scelta strategica. Ponza avrà due depuratori a Giancos e a Le Forna in piena efficienza, avrà un sistema fognario moderno anche a Le Forna, avrà un dissalatore per l’approvvigionamento di acqua e manderà in soffitta le bettoline. Alcune cose saranno fatte subito, altre entro due anni”.
PONZA e VENTOTENE CON ACQUALATINA
“Martedi 7 luglio la Giunta della Regione Lazio approverà il Protocollo con l’ATO4, che sarebbe l’Ente d’Ambito Territoriale Ottimale n. 4 (Lazio meridionale), con Acqualatina Spa e con i Comuni delle due isole ponziane. E’ da oltre un anno che la Regione ha preso questa decisione e per oltre un anno Ponza e Ventotene hanno condotto una trattativa serrata per assicurare alle due isole le migliori soluzioni e condizioni. La Giunta Municipale di Ponza ha approvato il Protocollo il 23 giugno 2015. Analoga decisione è stata presa da Ventotene.
Da questo 1° luglio, non è più la Regione ma è Acqualatina che assicura il rifornimento idrico alle due isole. Per ora con le bettoline che partono da Napoli, al più presto con partenza da Gaeta. A fine 2017 l’acqua per Ponza e Ventotene sarà invece prodotta con due dissalatori. Una bettolina resterà sempre a Gaeta per eventuali emergenze e per rifornire di acqua Palmarola e Zannone”.
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“L’ATO4, nato nel luglio del 1997 con delibera del Consiglio provinciale di Latina, approvata anche dal nostro Franco Ferraiuolo, organizza il Servizio Idrico Integrato (acqua e fogne) di 35 Comuni della provincia di Latina, di quattro della provincia di Frosinone e due della provincia di Roma (Anzio e Nettuno).
L’ATO4 gestisce circa 610.000 abitanti, 3.500 Km di rete idrica, 67 depuratori, circa 1.000 Km di rete fognaria, 480 stazioni di sollevamento, 322 impianti telecontrollati, circa 140 Km di litorale balneabile molti dei quali con le insegne della Bandiera Blu.
Il Gestore del Servizio Idrico Integrato (acqua e fogne) dell’ATO4, dall’agosto 2002 e fino al 2032, è la società Acqualatina Spa, che ha un bilancio in attivo di oltre 11 milioni di euro e che da lavoro a circa 350 persone.
Acqualatina è una società a prevalente capitale pubblico. I Comuni dell’ATO4 infatti hanno il 51 % del capitale di Acqualatina, mentre il restante 49 % è di un socio privato selezionato con una gara europea”.
DAL PRIVATO AL PUBBLICO
“Fino a ieri, la Regione Lazio sborsava 8,7 milioni di euro per il rifornimento di acqua alle due isole ponziane. Cioè, un Ente pubblico come la Regione, ogni anno e da anni, ha pagato una società privata al 100%, la Vemar, per portare l’acqua alle isole.
Adesso invece è una società a prevalente capitale pubblico, Acqualatina Spa, di proprietà dei Comuni del Lazio meridionale, ad assicurare l’acqua a Ponza e Ventotene. Qualcuno, anche a Ponza, ha sostenuto che era servizio pubblico il fatto che la Regione pagasse quei milioni al privato proprietario delle bettoline. E quindi che sarebbe una “privatizzazione” il passaggio ad Acqualatina. Ma se questa è una società pubblica al 51 per cento.
Solo gli sciocchi possono dire cose del genere. Sono quelli che hanno gli occhi foderati con la mortadella della ideologia sinistra“.
35 MILIONI DI EURO ALLE DUE ISOLE
“La Regione Lazio, tuttavia, non abbandona Ponza e Ventotene al loro destino o nelle mani dell’ATO4 e di Acqualatina. E’ vero il contrario.
La Regione Lazio, con il Protocollo approvato dalla Giunta (dopo il consenso di Ponza e Ventotene) ha deciso di accompagnare l’avvio della gestione di Acqualatina con finanziamenti per 35 milioni di euro nel periodo 2015-2019. Con questi soldi saranno costruiti i due dissalatori, a Ponza sarà realizzato un nuovo serbatoio per le riserve d’acqua e rammodernata la rete idrica. Ponza avrà l’acqua dal suo mare.
Inoltre, con una parte di quei soldi della Regione, più quelli che Acqualatina ha già stanziato, ritornerà funzionante il depuratore di Le Forna fermo da 14 anni, sarà ristrutturato quello di Giancos, saranno chiuse le fogne a cielo aperto, sarà completato il piano fognario così come predisposto dall’Ing. D’Eugenio”.
TANTI LAVORI, TANTO LAVORO
“Ponza avrà la maggioranza di quei milioni. I lavori per realizzare le opere previste (dissalatore, serbatoio nuovo, depuratori, fogne…) vedranno le imprese edili (e non solo) di Ponza in prima linea come ditte a cui affidare l’appalto o come subappalto. Quindi ci sono occasioni di lavoro per molti.
E’ tutta una macchina che si rimette in moto dopo la depressione a causa della lunga crisi economica che l’Italia e Ponza hanno sofferto. E’ la macchina della ricchezza che riparte anche d’inverno, dopo essere ripartita alla grande d’estate.
SOCCORSO A 5 STELLE
“Vedo invece che alcune associazioni, guidate da persone dalle quali non comprerei un’auto o una barca usata, rimestano nel fango delle polemiche e cercano di suscitare paure nella gente.
Per cercare una autorevolezza che non hanno, queste associazioni hanno chiamato in soccorso esponenti del Movimento 5 Stelle che sono arrivati venerdì a Ponza con il sole e il mare calmo e che domani sera saranno ad una manifestazione. Sono benvenuti e auguriamo loro un felice soggiorno sulla nostra bella isola. Noi preferiamo invece chiamare in soccorso la logica e l’intelligenza“.
CONTANO I FATTI NON LA POLITICA
“Qualcuno pensa che il Comune possa gestire da solo i depuratori? Una bella autarchia fascista o sovietica? Chi fa da se, fa per tre? Il Comune non può farcela, non può assumere nessuno, non può più fare altri contratti al Diavolo… Può solo assistere impotente alla morte del depuratore di Giancos, come era stato per quello di Le Forna. E lasciare così Ponza nella M. più completa.
Qualcuno pensa che il Comune abbia i soldi per fare il sistema fognario? E’ una robina di oltre 10 milioni di euro, non sono noccioline. Ponza ha invece assolutamente bisogno di un Ente con gente capace, che ci mette i soldi, che assume lavoratori ponzesi… Si chiama Acqualatina? E’ quello che c’è su piazza. E se fosse stata AcquaBolzano? Avremmo detto ugualmente il nostro convinto sì.
Qualcuno pensa che le bettoline siano meglio del dissalatore? Forse anche le carrozze a cavallo erano migliori delle auto, gli asini degli Apetti, le scarpe di cartone di quelle di cuoio, le barche a remi di quelle a motore, le piscine col capitone o la luce delle candele.
Sono anni e anni che Ponza vive fra lo splendore della sua bellezza e lo squallore di fogne a cielo aperto, di depuratori puzzolenti o chiusi, di acqua portata con le bettoline, di giornate senza acqua per via delle tempeste.
Sono anni e anni che Ponza aspetta che questi problemi siano risolti, come promesso dai sindaci del passato.
Adesso si cambia davvero. Adesso si fa sul serio. Adesso c’è la Regione che decide e mette i soldi. Adesso c’è Acqualatina che è obbligata dalla Regione ad assumere il servizio idrico integrato nelle due isole. Adesso i comuni di Ponza e Ventotene hanno deciso e trattato al meglio questo passaggio e, insieme, staranno con gli occhi bene aperti per garantire che tutti gli impegni sottoscritti siano realizzati. Adesso Ponza fa un salto in avanti, per una migliore qualità della sua vita”.