La vecchia Chirurgia ha salutato, ma il day surgery non si vede. Nuove ombre sull’ospedale di Fondi

*La "comunicazione" comparsa dopo l'addio dell'ultimo paziente*

La novità day surgery? Una metamorfosi all’insegna dell’improvvisazione. La svolta, avviata la scorsa settimana nell’ambito del nuovo atto aziendale dell’Asl pontina, ad oggi rimane solo sulla carta. Una dichiarazione d’intenti o poco più. Con un dato di fatto che appare schizofrenico: si è staccata la spina alla morente Chirurgia generale del “San Giovanni di Dio”, ma non si è deciso a priori come mettere concretamente in atto l’annessa riconversione multidisciplinare alla “piccola chirurgia” del reparto. Che, dopo oltre un anno passato a boccheggiare a causa della carenza di personale medico, ieri pomeriggio, martedì, ha chiuso definitivamente i battenti per come gli utenti l’hanno sempre conosciuto: l’ultimo paziente ricoverato è stato dimesso intorno alle 17. Le accettazioni erano state stoppate già nei giorni scorsi. Da adesso, “fatta fuori” l’attività d’elezione, i 22 posti letto disponibili rimarranno vuoti fino a data da destinarsi. E il famoso day surgery? Dove sono i camici bianchi che, a mo’ di staffetta, dovevano affollare il nuovo reparto? Dove sono oculisti, chirurghi plastici, otorini, ortopedici? Semplicemente, ad oggi non ci sono. Come non c’è il necessario anestesista. Dai piani alti dell’Asl hanno sì pensato di cambiare volto al reparto fondano, considerato una sorta clone di quello dell’ospedale di Terracina, ma nessuno sembra essersi messo per tempo a tavolino per concertare esatte modalità e tempistiche della riconversione.

Circostanza indirettamente conferma proprio ieri mattina, nel corso di un incontro avvenuto a Terracina tra il capo dipartimento Franco Stagnitti e un buon numero di medici ed anestesisti. Una riunione-fiume durata circa cinque ore, e in cui tra i principali punti all’ordine del giorno figurava proprio la venuta in quel di Fondi del day surgery. Come? Quando? Con chi? Dall’Asl hanno spiegato che ci “si organizzerà”; “si farà”. Tutto declinato al futuro, in via di definizione. Intanto, utenti e sanitari finora in carico alla vecchia Chirurgia navigano a vista. Con questi ultimi che, per ora, sono i primi a non sapere cosa faranno domani: da oggi, vista la situazione di stasi, buona parte delle 13 unità infermieristiche chiederà le ferie; le restanti, medici compresi, si divideranno tra corsie vuote ed integrazioni varie in altri reparti e servizi.


IMG-20150630-WA0000[1]Intanto ieri, a “morte” avvenuta, all’ingresso dell’ormai andata Chirurgia generale qualche ignoto contestatore ha apposto in bella vista un cartello: “Chiuso per Stagnitti”.