Lavoratori Plasmon in sciopero contro i licenziamenti

“Le Rsu Plasmon e le Segreterie provinciali di Fai Flai Uila di Latina (Faiola – Cocorocchio – Passaretti), nel condividere la forte reazione dei lavoratori dei magazzini materie prime e prodotti finiti contro la decisione aziendale di appaltare tutta la logistica dello stabilimento di Latina e, conseguentemente, di licenziare 21 dei 30 lavoratori addetti al reparto.

Quarantacinque giorni fa Plasmon ha aperto la procedura di riduzione del personale ma nei vari incontri sindacali lo scenario presentato aveva presupposti molto diversi: l’azienda avrebbe dovuto introdurre sistemi automatici di gestione dei magazzini senza ulteriori esternalizzazioni. L’ultima proposta di accordo, invece, ha reso evidente le reali intenzioni di Plasmon: appaltare definitivamente i magazzini e costringere al licenziamento i lavoratori interessati. Bisogna ricordare che l’azienda è stato oggetto di una ristrutturazione non più tardi di un anno e mezzo fa e che, già allora, nove lavoratori dei magazzini (1/3 dell’intero organico) furono licenziati in forza dell’accordo sindacale che prevedeva l’uscita dei soli prepensionandi e volontari. A distanza di pochi mesi, quindi, la Direzione dello stabilimento di Latina decide di ampliare ulteriormente le procedure di appalto che, come tutti sanno, sono fonti di pericolosissime derive corruttive nell’ambito non solo delle pubbliche amministrazioni ma anche nel settore privato. Il sindacato non può che essere fortemente contrario a inziative di questo genere, che trovano la loro ragione d’essere nello sfruttamento sistematico dei lavoratori (spesso inseriti in più o meno fantomatiche cooperative) e nell’abbassamento delle garanzie e delle tutele sul lavoro. I dirigenti della Plasmon dovrebbero sapere che tutti i problemi di sicurezza che hanno riguardato lo stabilimento di Latina (compresa la morte di due lavoratori) hanno coinvolto dipendenti di soggetti terzi che operavano all’interno del sito. Ancora oggi esistono forti perplessità sulle modalità con cui le ditte appaltatrici trattano i propri dipendenti, soprattutto per quanto riguarda il rispetto delle norme sull’orario di lavoro e sulla sicurezza; proprio su questo argomento le organizzazioni sindacali chiederanno una verifica da parte dei servizi ispettivi.


Per quanto riguarda la procedura in atto, così come più volte detto all’azienda, l’unica soluzione è di incentivare l’esodo di lavoratori prossimi al pensionamento o volontari, evitando forzature di qualsiasi genere.

Per questi motivi le segreterie provinciali unitamente alla rsu di stabilimento hanno deciso di andare avanti con le iniziative di lotta, proclamando anche per la giornata di oggi 2 ore di sciopero da effettuare alla fine di ogni turno di lavoro e otto ore di sciopero per ogni turno nella giornata di lunedì, con manifestazione davanti ai cancelli della Plasmon dove alle ore 10 è prevista una conferenza stampa”.