De Meo c’è, la Giunta pure. Primo consiglio comunale a Fondi

DSCN3725AGGIORNAMENTO – Il secondo mandato consecutivo del sindaco Salvatore De Meo ha preso ufficialmente il via. Nel tardo pomeriggio di giovedì il consiglio comunale inaugurale, all’interno di un chiostro di San Domenico affollato dal pubblico delle grandi occasioni. Squadra amministrativa in tiro, largo ai vari passaggi del rituale d’insediamento. Partendo dalla convalida degli eletti per culminare nel solenne giuramento del primo cittadino, che ha poi illustrato gli obiettivi principali dell’azione di governo del prossimo quinquennio. Un’azione nel segno della continuità, ha ribadito De Meo, mirata soprattutto all’attuazione del programma d’interventi avviato nel precedente mandato, alla razionalizzazione della macchina amministrativa e ad un’opportuna crescita del territorio in linea con l’ormai noto taglio delle risorse comunali. Nuove e vecchie sfide che il sindaco si appresta ad affrontare all’insegna di “una politica di qualità, impegnata esclusivamente a fare il bene della città”.

Tra i momenti clou, non poteva non esserci la nomina della Giunta. Nessuna sorpresa rispetto i sette nomi che avevamo già anticipato, usciti fuori dalle due riunioni di coalizione tenutesi nei giorni scorsi. Complici le quote rosa, solo due i superstiti e diversi gli esordi assoluti rispetto al primo mandato di De Meo. Che si è riservato di rendere note le rispettive deleghe durante la prossima riunione dell’assise, probabilmente entro metà luglio.


Per Forza Italia, quattro assessori: Onorato Di Manno (delegato uscente ai Lavori pubblici), Roberta Muccitelli, Giorgia Salemme  e Claudio Spagnardi. Uno a testa per tre delle civiche alleate. Per “Io Sì”, l’assessore è Daniela De Bonis. Per “Fondi Unita” c’è Dante Mastromanno. L’assessore di “Litorale e sviluppo fondano” sarà Beniamino Maschietto, delegato uscente al Turismo, che andrà a ricoprire anche la carica di vicesindaco. Finito il toto-assessori, inizia il toto-assessorati: Di Manno dovrebbe tornare ai Lavori pubblici, come Maschietto al Turismo; per Spagnardi potrebbe esserci l’Urbanistica, per Muccitelli l’Ambiente, per Salemme la delega a Cultura e politiche della scuola. Teoricamente da definire le restanti assegnazioni, col sindaco che potrebbe tenere per sé il Bilancio.

Per quanto riguarda l’ambito posto di presidente del consiglio comunale, è andato all’ex vicesindaco ed assessore alle Attività produttive Onorato De Santis, mentre l’altrettanto ambito ruolo di capogruppo di Forza Italia all’altro azzurro Vincenzo Carnevale, recordman di preferenze assoluto nella storia fondana, con 1399 voti raccolti nell’ultima tornata. Alla vicepresidenza dell’assise, l’esponente d’opposizione Maria Civita Paparello, nei ranghi del Pd, e la forzista Daniela Di Pinto.

Considerando il ricorso ai soli eletti per la composizione della Giunta, gran movimento tra le file della maggioranza consiliare uscita all’indomani delle elezioni. In Forza Italia, sono subentrati in consiglio Claudio Spagnardi (poi nominato assessore), Guido La Rocca, Paolo Rotunno ed Arcangelo Peppe. Per “Io Sì”, spazio ad Antonio Scalingi. Per la civica espressione del litorale, il subentrante è Franco Carnevale. In “Fondi Unita”, l’ex assessore Piergiorgio Conti.

 

IL CENCELLI… E UNO SGUARDO IN COLLINA

Competenza ed esperienza, certo. E poi la logica del turnover, i voti conquistati sul campo, l’esordio delle quote rosa, le classiche lottizzazioni da Manuale Cencelli. Tanti, gli elementi di cui si è dovuto tener conto nella scelta dei sette componenti della nuova Giunta. Una serie di dinamiche che sullo sfondo ha visto anche un occhio puntato dritto in collina. A Lenola, precisamente, verso via del Mare, sede della XXesima Comunità Montana: la presidenza dell’ente, in quota ai forzisti della Piana, tra poco rimarrà vacante. Attualmente ai vertici c’è l’azzurro di lungo corso Marco Antonio Carnevale, che però a breve dovrà abbandonare per forza di cose la poltrona. Il suo mandato da consigliere comunale, che ne aveva permesso l’entrata in Comunità, è scaduto. Nell’ultima tornata ha deciso di non ricandidarsi, mandando avanti nella lista di Forza Italia la moglie, Sandra Cima, eletta in consiglio e, almeno all’inizio, favorita dalle quote rosa, virtualmente in corsa per un qualche assessorato. Circostanze che, in vista dei prossimi saluti di Carnevale, in questi giorni hanno portato alla “caccia” alla presidenza. Finita in qualche modo per insinuarsi anche nelle scelte relative alla Giunta. Chi l’avrà spuntata?