Piove sul bagnato all’ospedale “San Giovanni di Dio” di Fondi, che da anni langue per carenza di medici ed infermieri, prima ancora che di strutture (per quelle nel decennio scorso sono stati fatti importanti investimenti). La classica cattedrale nel deserto delle cui inefficienze fanno le spese, una volta di più, gli utenti. Che non sempre se ne stanno con le mani in mano o si limitano alla semplice lamentela.
E’ il caso di un reparto, dove agli “antichi” problemi di organico si aggiunge quello di un medico che avrebbe, stando agli esposti fatti all’Ufficio relazioni con il pubblico e qualcuno anche alle forze dell’ordine, un pessimo rapporto con gli utenti e con i loro accompagnatori. Inspiegabili attese e conseguenti contrapposizioni durissime con i pazienti e soprattutto coi famigliari esasperati. Tanto che ripetutamente le forze dell’ordine, carabinieri e polizia, sono accorse al “San Giovanni di Dio” prendendo nota delle lamentele degli utenti e della situazione trovata ogni volta. Così come è accaduto nella notte tra venerdì e sabato, quando al “San Giovanni di Dio” è arrivata la pattuglia della tenenza dei carabinieri.
Dell’atteggiamento del medico in servizio a Fondi la direzione Asl sarebbe informata da tempo ma, a quanto risulta, non ha aperto inchieste interne né tantomeno sentito il personale del reparto.
Come se quello che accade nel deserto dei tartari di Fondi non interessasse né a Latina né a Roma dove, alla Regione, avrebbero il dovere sacrosanto di controllare anche quanto avviene nelle province.