Omicidio Buonamano, ecco perché è stata annullata l’assoluzione di Romolo Di Silvio

Giuseppe Di Silvio "Romolo"

Depositate dalla Corte di Cassazione le motivazioni della sentenza con cui, a febbraio, è stata annullata l’assoluzione di Giuseppe Romolo Di Silvio, accusato dell’omicidio di Fabio Buonamano, e disposto un nuovo processo d’appello. I giudici hanno specificato che l’assoluzione si fondava sulla testimonianza di Costantino Patatone Di Silvio, già condannato in via definitiva per quel delitto del 26 gennaio 2010 in via Monte Lupone e che ha sempre cercato di scagionare lo zio Romolo, affermazioni risultate sempre false.

“Ritenere – si legge nella sentenza di Cassazione – in qualche modo utilizzabile una dichiarazione che ricostruisce il delitto cancellando una delle tre persone presenti, è operazione sterile e foriera di valutazione falsata e comunque lacunosa”.


Per la Suprema Corte le posizioni di Patatone e Romolo si equivalgono, mancando per entrambi la prova oggettiva di aver materialmente sparato, esistendo quella che erano vicini agli spari, che sono subito fuggiti dopo il delitto, rendendosi latitanti, che le loro auto sono state fatte trovare agli investigatori perfettamente pulite, tanto all’interno quanto all’esterno, e che entrambi erano coinvolti nelle attività illecite del gruppo di cui facevano parte.

Processo dunque da rifare e sempre più difficile la posizione di Romolo, in primo grado condannato a 30 anni di reclusione e poi assolto in appello. Dovrà affrontare nuovamente la Corte d’Assise d’Appello di Roma.