Soldi ai bimbi meritevoli, due scuole contestano: il Comune di Gaeta le esclude

Premi in denaro contante ai bambini più meritevoli. Un progetto comunale, denominato “10elode” (Il progetto Studenti 10 e lode), che sta facendo scoppiare feroci polemiche tra genitori dei bambini, residenti e politica locale. Un progetto forse per diffondere la cultura della meritocrazia troppo spesso latitante nelle nostre città, ma che di fatto pone tuttavia un problema di opportunità circa la possiblità di premiare con del denaro chi fa bene a scuola in una sempre più aspra ottica di arrivismo e competitività piuttosto che collaborazione e cooperazione. Per questo motivo quandoc’è stato da segnalare i nomi dei tre bimbi per ogni classe vincitori dei premi (terza, quarta e quinta), le scuole Mazzini e Don Bosco, contestando il metodo hanno segnalato i nomi di tutti i bimbi delle classi. Una decisione che non è piaciuta affatto all’amministrazione comunale che per tutta risposta ha rimesso mano alla delibera comunale con la quale si istituiva il premio e ha dirottato le cifre previste per le due scuole.

Questi i premi:


E’ prevista, per l’anno scolastico 2014/2015, l’assegnazione di 132 borse di studio, così ripartite:
a) n. 75 Borse di studio comunali per studenti che frequentano la scuola primaria statale e paritaria
così distribuite:
 n. 27 Borse per le classi quinte: 1° premio di €150,00, il 2°premio di €100,00 ed il 3° premio
un kit scuola;
 n. 24 Borse per le classi quarte:1° premio di €100,00, il 2°premio di €50,00 ed il 3° premio
un kit scuola;
 n. 24 Borse per le classi terze: 1° premio di €100,00, il 2°premio di €50,00 ed il 3° premio
un kit scuola;
b) n. 27 Borse di studio comunali per gli alunni frequentanti le classi terze delle scuole secondarie
di primo grado così distribuite: 1° premio di €150,00, il 2°premio di €100,00 ed il 3° premio un kit
scuola.
c) n. 30 Premi Speciali per gli alunni della secondaria di primo grado. Ad ogni Istituto Comprensivo
verranno assegnate n. 15 borse di studio: 3 per ogni tipologia di premio e per ogni Istituto:
 Premio Speciale “Don Cosimino Fronzuto” per gli alunni che si sono distinti per bontà
d’animo, altruismo, impegno sociale e cristiano, testimoniato da atti di solidarietà verso il
prossimo.
 Premio Speciale per la musica “Ludwig Van Beethoven” per gli alunni che si sono distinti
per l’impegno nello studio e per l’amore verso la musica.
 Premio Speciale per l’ambiente “Eco School” per gli alunni che si sono distinti per buone
pratiche ambientali e comportamenti sostenibili per la salvaguardia dell’ambiente.
 Premio Speciale di poesia “Rime di mare” concorso di poesia, in cui gli alunni dovranno
rappresentare le emozioni e le sensazioni che suscitano il mare e le sue bellezze.
 Premio Speciale “ColorArt” concorso grafico- pittorico – fumettistico – fotografico – design
“diamo un colore alle Emozioni”.

Lettera aperta di un bambino dell’I.C. Principe Amedeo

…..Cara mamma e papà gli amici mi hanno raccontato che l’altro sabato mattina alcuni di loro sono stati premiati dal Sindaco di Gaeta, il Dott. Mitrano. Hanno ricevuto un premio in denaro perché erano i primi della classe. Ma come è possibile che il Sindaco si sia dimenticato di noi, che abbia premiato solo i bambini dell’I.C. Carducci e quelli dell’Istituto Paritario Santa Maria Maddalena Postel? Forse noi frequentiamo una scuola di serie B? Forse noi non siamo come tutti gli altri bambini di Gaeta? Forse non siamo anche noi cittadini di Gaeta? Le maestre ci hanno sempre spiegato che noi studiamo molto, partecipiamo attivamente a tutti i progetti e ci applichiamo con profitto in tutte le materie. Ma ci hanno anche spiegato che non esiste il 1° o il 2° o il 3° della classe, perché raggiungiamo lo scopo che si sono prefisse e a loro questo basta ……… – firmato: Un bambino dell’I. C. Principe Amedeo

…..Che vergogna …..

Alcuni mesi fa abbiamo assistito alla pubblicazione di questo assurdo quanto inappropriato bando di concorso riguardante il conferimento di un premio in denaro ai bambini meritevoli di ogni classe della scuola Primaria e della Secondaria di I° grado. Ebbene forse l’idea non era malvagia, perché come recita l’art. 34 della Costituzione Italiana: “I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi”. Ma come spesso accade persone incompetenti che occupano posti importanti hanno travisato a loro piacere il significato di un articolo della Costituzione così importante. Infatti premesso che il sopracitato articolo intende premiare proprio i bambini che nonostante il merito non possono sostenere le spese scolastiche, nel bando “10 e lode”, così come concepito, non è previsto nei criteri di assegnazione alcun riferimento alla situazione economica delle famiglie. Infatti per chi non avesse letto i termini del bando, i criteri di valutazione enunciati prevedono premi per il più bravo della classe, per chi si impegna maggiormente e per chi è più disponibile nei confronti dell’attività scolastica.

Di conseguenza il giudizio negativo del Corpo Docenti, nel rifiutarsi di stilare una squallida classifica di bambini più o meno bravi, solo in base ai meriti scolastici è condivisibile in quanto decaduto il nobile intento ricercato dal legislatore nell’articolo del quale tanto ci si riempie la bocca ultimamente. Meglio sarebbe stato devolvere le somme individuate in progetti particolarmente educativi o acquisto di materiale didattico di cui tanto abbisogna la nostra Istituzione scolastica. Invece a pochi giorni dall’assegnazione delle borse di studio, con una delibera comunale, sono state cambiate le regole del concorso; infatti i nostri bambini hanno assistito ad un vero e proprio atto discriminatorio nei loro confronti. Hanno visto assegnati i loro premi a bambini che lo avevano già ricevuto. Insomma hanno dovuto accettare la condizione di bambini si serie B. Come faremo noi genitori, a spiegar loro le ragioni di tale scelta??

Un Genitore di un bambino dell’I.C. Principe Amedeo”

Insomma a questo caos creato da un progetto che voleva essere formativo ed educativo ma rischia seriamente di trasformarsi in una vera e propria debacle senza seguito, è arrivata come benzina sul fuoco anche la richiesta di dimissioni dell’assessore alla cultura e alla scuola Francesca Lucreziano, da parte dell’ex vicesindaco di Mitrano, il primo della sua giunta, Giovanbattista Balletta, il quale, nel deplorare fortemente gli scopi del progetto, ha invitato i genitori dei vincitori a restituire per protesta il premio in denaro o utilizzarlo per l’acquisto di materiale buono a tutto l’istituto di appartenenza.