Frode fiscale, sequestrati immobili anche a Terracina

Frode fiscale da 14 milioni di euro, sequestrati ad un amministratore di 60 anni di una nota società di Roma operante nelle pulizie e nel facchinaggio, beni immobili per 10 milioni di euro, tra i quali anche un casolare ed un terreno presenti a Terracina.

La guardia di finanza del comando provinciale di Roma e della Compagnia di Fiumicino, ha portato al sequestro preventivo disposto dal Gip di Roma, di quote societarie, conti correnti e beni immobili. Il sequestro ha riguardato Roma, Palestrina, Cave e Terracina, in cui sono ubicati i 21 immobili riconducibili all’uomo, alcuni dei quali di pregio, nonché 16 rapporti finanziari presso 7 istituti di credito, per un valore di circa 1,8 milioni di euro. A Terracina sono stati sequestrati un caseggiato di 8 vani e un terreno.


Dalle indagini della Guardia di Finanza è emerso che la società operante nelle pulizie e nel facchinaggio ed annoverante fra i suoi clienti anche importanti amministrazioni pubbliche dello Stato ed enti locali, avrebbe omesso di versare all’Erario circa 14 milioni di euro tra Iva, Ires, Irap e ritenute d’acconto dovuti in base alle dichiarazioni regolarmente presentate per le annualità dal 2012 al 2014. Per abbattere le posizioni debitorie della società verso il Fisco l’amministratore aveva indicato falsamente, nei modelli di versamento “F24” delle imposte, crediti Irap ed Iva da compensare, in realtà inesistenti, con importi e codici-tributo completamente inventati. L’uomo è stato denunciato.