Raccolta differenziata, il Comune: “Gara nel pieno rispetto della legge”

Con riferimento alle dichiarazioni rese attraverso un comunicato stampa dal rappresentante dell’associazione Eupolis, Riccardo Carletti, relativamente al bando per la fornitura di attrezzature informatizzate, manutenzione e comunicazione per un sistema di raccolta differenziata informatizzata nella “zona centro”, il Comune di Cisterna replica confermando la corretta gestione delle procedure secondo quanto stabilito dalle vigenti norme in materia di appalti pubblici.

Ad iniziare dalla pubblicazione, messa in dubbio da Eupolis, avvenuta sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n.40 del 3 aprile scorso, e sulla Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea n.118110 – 2015 – IT del 31 marzo 2015, oltre che sui quotidiani Il Fatto Quotidiano, la Croce, Il Giornale edizione locale del 14 aprile, e Avvenire edizione romana del 19 aprile.


Circa i criteri di valutazione, questi rispettano quanto disciplinato dall’art.83 del Codice degli Appalti pubblici (Legge 163/2006) il quale recita che il bando di gara stabilisce i criteri di valutazione dell’offerta elencandoli tassativamente dal punto “A” al punto “O”, e dall’art.120 del DPR n.207/2010 che specifica come la percentuale complessiva dei punteggi non deve essere inferiore al 65% senza fissare un limite massimo il quale deve essere stabilito a discrezionalità dell’ente appaltante. Tutt’altra cosa, dunque, rispetto a quanto affermato da Eupolis sulla presunta divisione delle valutazioni in 60 percento per l’offerta tecnica e il restante 40 percento per quella economica.

Infine Carletti riferisce della presentazione, in sede di commissione, di una busta contenente una nota in cui la scrivente ditta dichiarava di non presentare l’offerta perché certa sul nome del vincitore dell’appalto. A tal proposito si precisa che la ditta mittente della lettera è inesistente.

Infatti, a seguito di controlli, non risulta iscritta ad alcuna Camera di Commercio, come pure i riferimenti su una presunta sede nella città di Mondovì (Cuneo) e contatti telefonici sono del tutto inventati. Risulta, invece, che la busta è stata spedita dall’ufficio postale di Cisterna di Latina.

Alla luce di quanto avvenuto, il Comune di Cisterna di Latina ricorrerà alle vie legale a tutela della legittimità dei propri atti, dell’immagine dell’ente nonché per verificare l’esistenza degli estremi di turbativa d’asta pubblica.