Si è concluso, con una condanna a un anno di reclusione e il divieto di avvicinamento, il processo a carico di Giuseppe C. che, circa un anno fa, in Gaeta, si era reso responsabile del reato di stalking ai danni della ex cognata. Ed infatti l’uomo, dal mese di marzo 2014, veniva sottoposto all’obbligo del divieto di avvicinamento della povera donna, colpevole esclusivamente di aver intrapreso una separazione con l’ex marito, fratello dell’imputato. Nonostante il divieto di avvicinamento e le querele, tuttavia, gli episodi di molestia continuavano a perpetrarsi verso la ex cognata.
Il Giudice del Tribunale di Cassino, Del Pizzo, dopo la discussione del Pubblico Ministero e dell’avvocato Roberto Palermo, costituito parte civile per la persona offesa, ha ritenuto l’imputato responsabile del reato ascrittogli in quanto, con più azioni ripetute nel tempo, aveva provocato un grave stato di ansia e di paura, costringendola a cambiare le proprie abitudini di vita ed inducendola a farsi accompagnare da altre persone anche per lo svolgimento delle attività ordinarie della vita quotidiana.