Confiscato il patrimonio immobiliare a un ex narcotrafficante della droga

La Questura di Latina

Non si arrestano le attività della Polizia di Stato tese a far emergere illegalità e utilità “guadagnate” illecitamente sull’intero territorio della Provincia. Risale al novembre 2013, il sequestro di tutti i beni riconducili a Enrico Paniccia, sessant’anni, legato da sempre agli ambienti della droga su proposta della Divisione Anticrimine.

Altra trance di sequestri furono eseguiti nel novembre 2014, sulla base di ulteriori accertamenti effettuati nell’ambito dell’amministrazione giudiziale dei beni del pregiudicato. In tale contesto, emersero due assegni bancari, postdatati, emessi da un socio della “Iniziativa Aprilia srl” a favore del figlio del proposto, come corrispettivo della cessione del 50% della Azienda già sequestrata in passato, nel cui complesso societario figurano 4 terreni edificabili con concessione per la costruzione di un centro commerciale mai realizzato. Il Tribunale sequestrò anche queste utilità, per un valore complessivo di 470 mila euro, ritenendole al pari di tutti gli altri beni “provento o reimpiego di attività delittuose”, onfermando tutte le argomentazioni già illustrate nel provvedimento ablativo emesso l’anno prima.


Ebbene, dopo varie udienze in cui avvocati e periti di parte e testimonianze private hanno cercato di “smontare” vanamente la ricostruzione dell’acquisizione illecita delle possidenze che era stata delineata dagli investigatori, nei giorni scorsi il Tribunale di Latina, accogliendo in toto la proposta della Polizia di Stato ha emesso un decreto di confisca nel quale è stato acclarato inequivocabilmente che gli immobili, i veicoli, i conti correnti le imprese e le società di proprietà del Paniccia e dei suoi familiari sono il frutto o il reimpiego delle attività delittuose che si sono susseguite nel corso del tempo e che hanno visto protagonista l’apriliano che da qualche tempo si è ritirato dall’ambiente criminale.

Di lui tutte le cronache giornalistiche hanno molto parlato negli anni ’90 quando fu tratto in arresto dalla Criminalpol di Roma per associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti nell’ambito dell’operazione denominata “Tridente”. La pericolosissima organizzazione criminale, alla quale risultava appartenere il Paniccia che, unitamente ad altre venti persone, aveva l’esclusiva del traffico di stupefacenti sull’intero litorale romano e pontino. Il gruppo che la costituiva fu considerato il nucleo storico dell’associazione malavitosa che in passato faceva capo al noto boss Frank Coppola. Dopo gli arresti, nel prosieguo delle indagini, gli investigatori rinvenirono, sotterrato nel terreno pertinente alla villa del Paniccia, 15 chili di cocaina per un valore stimato di circa dieci miliardi di lire. In tale ultima occasione fu arrestata anche l’ex coniuge.

Nel ’94 fu sottoposto alla misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, con obbligo di soggiorno per anni 5. A quel tempo i giudici valutarono la pericolosità sociale del proposto sia sulla base dei   suoi precedenti penali e di polizia sia e, soprattutto, per i collegamenti con elementi di spicco della criminalità organizzata connessi ad un tenore di vita evidentemente sproporzionato rispetto ai i redditi leciti percepiti.

Nonostante la misura Paniccia ha continuato a delinquere fino a qualche anno fa. Risulta infatti condannato per emissioni di assegni a vuoto, furto tentato, porto abusivo di armi e reati gravissimi concernente la normativa degli stupefacenti. Il tenore di vita del predetto è stato sempre molto alto ed è sotto gli occhi di tutti.

Il Collegio giudicante, in questo caso, ha inflitto solo la misura patrimoniale perché secondo le risultanze degli accertamenti gli averi di Paniccia e dei suoi familiari conviventi sono da considerarsi frutto di un accumulo illecito. In tale contesto, i magistrati, condividendo le ipotesi della polizia giudiziaria hanno ritenuto che tutte le sue disponibilità appaiono sproporzionate rispetto ai redditi dichiarati avendo motivo di ritenere che essi siano il risultato di attività illecite ovvero ne costituiscano il reimpiego.

Nel corso della discussione della misura il consulente di parte ha tentato di provare, senza riuscirci che i redditi regolari percepiti dal prevenuto nel corso degli anni erano sufficienti per far fronte a tutte le spese sostenute per mantenere il suo tenore di vita ed i beni mobili e immobili posseduti.

Il complesso mobiliare, immobiliare e finanziario sequestrato, per un valore di più di circa 3 milioni euro, intestato al proposto, alla convivente e ai figli si concretizza in n.8 beni immobili, n.2 autovetture, n.9 conti correnti, n. 3 libretti postali, n. 2 imprese individuali, quote societarie. Si riportano nel dettaglio i beni e le utilità correlati alla proprietà:

BENI INTESTATI A PANICCIA ENRICO

Beni intestati a Paniccia Enrico

  • Una villa con piscina sita nel Comune di Aprilia, in Via Asmara, 2;
  • Un appartamento sito nel Comune di Aprilia, in Vicolo del Villini n.6 di 4 vani;
  • Un locale commerciale di 71 mq sito nel Comune di Aprilia in Via Guarneville
  • Un magazzino/ deposito sito nel Comune di Aprilia in Vicolo dei Villini
  • Una impresa individuale, compreso il complesso aziendale, operante nel settore delle attività di consulenza imprenditoriale;
  • 4 conti correnti presso istituti bancari con un saldo attivo complessivo di euro 28.058,06.

 

Beni intestati alla convivente

  • Autovettura marca Mini Cooper, acquistata in data 29.9.2012;
  • Quote di partecipazione pari al 33% del capitale della società “IL DELFINO”, pari a nominali euro 3.436,00;
  • N. 2 conti correnti con saldo attivo di euro 3111,78;
  • Libretto postale con saldo pari a euro 12,79.

Beni intestai al figlio

  • Autovettura marca Smart, acquistata il 16.1.2013
  • Proprietà della quota di partecipazione al capitale sociale della Società

     Iniziativa Aprilia Srl, pari al 50%, interamente versati;

  • Impresa individuale , con sede in Pomezia, per il commercio al dettaglio di accessori per fumatori;
  • 3 conti correnti attivi presso istituti di credito con un saldo complessivo di euro 649,88;
  • Libretto postale pari a euro 5.638,04.

Beni intestati ala figlia

  • Libretto nominativo con saldo pari a euro 4.281,33.

Beni intestati alla Soc.”Iniziativa Aprilia srl

  • 4 terreni edificabili con concessione per la costruzione di un centro commerciale.

Il provvedimento ha avuto compiuta registrazione presso le competenti Camere di Commercio e Agenzie del Territorio.

Nelle prime ore di questa mattina gli uomini della Divisione Anticrimine hanno eseguito il decreto e hanno provveduto a notificarlo a tutti gli interessati.