Lago di Paola: sugli sversamenti la partita non è chiusa

canale lago sabaudia1Nonostante le rassicurazioni arrivate dopo le analisi dell’arpa sul lago di Paola a Sabaudia la situazione continua ad essere…torbida. In acqua c’è qualcosa che non va soprattutto rispetto al proliferare a dismisura delle alghe quelle che poi avevano provocato lo scorso mese, l’improvviso cambiamento del colore delle acque divenute marroni.  Il geologo Nello Ialongo, ex componente del consiglio direttivo del Parco Nazionale del Circeo aveva sottolineato come il continuo sversamento di fertilizzanti provenienti in modo particolare dalle serre avesse provocato una sorta di sovrapopolamento di alghe. Rispetto a questo fenomeno che tipo di controllo è stato attivato e di chi potrebbero essere eventuali responsabilità? Secondo la comunione eredi Scalfati e quindi i proprietari del lago, ci dovrebbe pensare il Consorzio di Bonifica. Ed è per questo che la comunione attraverso l’amministratore, l’avvocato Andrea Bazuro ha diffidato l’Ente rispetto il “funzionamento delle paratoie consortili, installate sul canale Caterattino, in Comune di Sabaudia (LT), funzionali alla protezione del Lago di Paola dall’afflusso di acque reflue dei canali di bonifica”. Nella diffida che è stata inoltrata a Parco, Forestale ed anche in Procura vengono sottolineati più aspetti tra cui quello relativo il fatto che il lago si trovi all’interno di un’area protetta.

Nella premessa della diffida si legge:
“I) L’Impianto idrovoro Caterattino, da Voi gestito e in funzione sull’omonimo canale (di seguito, l’“Impianto”), ha il compito di tenere a livello il canale di bonifica che attraversa un’ampia fascia canale lago sabaudia2di territorio nel Comune di Sabaudia (Sacramento, Sant’Andrea, ecc.);
II) Tale canale raccoglie, dunque, le acque di scolo di campi agricoli e aree antropizzate e urbanizzate, senza che le stesse siano sottoposte ad alcun processo di depurazione, artificiale o naturale;
III) Subito dopo l’Impianto, nel tratto del canale che corre tra quest’ultimo e la foce in mare, si trova l’intersezione con un altro canaletto, che si collega direttamente al Lago di Paola. Attraverso questo canaletto, il Lago di Paola scambia acqua con il mare attraverso i movimenti ciclici di marea (“alta” marea: quando entra acqua dal mare nel Lago – “bassa” marea: quando l’acqua del Lago esce in mare). All’intersezione tra il canaletto e il canale Caterattino sono posizionate due paratoie di Vostra proprietà, che – laddove abbassate – sono in grado di evitare il passaggio dell’acqua in direzione del Lago di Paola;
alghe lago sabaudia1IV) Fino a tre anni fa, l’Impianto veniva azionato dal Vostro personale, che contestualmente si preoccupava di chiudere le suddette paratoie, evitando che l’Impianto pompasse le acque del canale di bonifica dentro il Lago di Paola. Infatti, in caso di mare mosso o di “alta” marea, le acque pompate dall’Impianto risalgono lungo l’intersezione e fluiscono liberamente dentro il bacino;
V) Da tre anni, tuttavia, l’Impianto non è più azionato dal Vostro personale, bensì da un congegno automatico dotato di timer e galleggiante, che aziona l’idrovora solo nelle ore notturne e non appena viene raggiunto un determinato livello d’acqua all’interno del canale di bonifica. Tale funzionamento è stato confermato dai Vostri responsabili tecnici nel corso di una recente riunione tenutasi presso i Vostri uffici;
VI) Da tre anni, alla stessa stregua, nessuno si preoccupa di abbassare le paratoie che erano state predisposte per evitare che le acque del canale di bonifica, ricche dei residui di scolo di aree a forte concentrazione agricola, rifluissero liberamente nel Lago di Paola;
VII) Allo stato, una delle due paratoie risulta addirittura sprovvista del motore, necessario per il suo sollevamento o abbassamento (cfr. foto allegata – sub I), e l’Impianto ha pompato per tutti i alghe lago sabaudia2mesi invernali e primaverili con le paratoie sollevate (così come ha fatto negli ultimi tre anni);
VIII) In data 13 aprile u.s. si è verificato uno strano fenomeno schiumoso nella porzione del Lago di Paola prossima alla foce del canale Caterattino (cfr. foto allegata – sub II). Le analisi dell’ARPA (prot. 0035208, del 29 aprile u.s.), intervenuta a seguito dell’informativa redatta dal Corpo Forestale dello Stato, hanno certificato l’elevata presenza nell’acqua di nutrienti, principalmente azoto e fosforo, nonché una moderata presenza di tensioattivi anionici, tutti dati compatibili con acque di scolo di campi agricoli”


In considerazione di questo la comunione eredi Scalfati ha diffidato il consorzio a ” dotarsi senza indugio di un sistema di paratoie in grado di scongiurare l’afflusso nel Lago di Paola di acque di reflue e di scolo provenienti dal canale Caterattino e attualmente pompate dall’Impianto senza alcun tipo di protezione”