Il tecnico del Latina Mark Iuliano ha presentato in conferenza stampa la sfida di domani contro il Bari.
Ha esultato alla vittoria dell’Avellino sul Pescara?
Non saprei cosa rispondere. Sicuramente ci può aver aiutato, è un risultato che toglie un po’ di speranze al Bari ma non le dà di certo a noi. Sappiamo di affrontare un’ottima squadra, che magari aveva delle altre aspettative visto la rosa che aveva. I giocatori sono ottimi e hanno un grandissimo allenatore di cui ho ammirazione e stima profonda, allenatore e persona validissima. Guardo a casa mia, siamo per l’ennesima volta al dunque. Mai come questa volta abbiamo la possibilità di realizzare quello che sembrava impossibile. Con un risultato pieno può diventarlo, abbiamo preparato la partita per vincerla e non per fare calcoli. Lo sviluppo si vedrà poi in campo.
Anche vincendo potreste non esultare
E’ un anno che non esultiamo. Bisogna fare quattro punti per la matematica, lo sappiamo da un pezzo. Il fatto di riuscire a vincere domani, cosa che non è semplice ma per la quale ci stiamo attrezzando, sarebbe un grosso passo in avanti. Altrimenti saremo ancora a lottare, non facciamo i calcoli ma ognuno nella propria testa lo sa. Conoscendo il campionato di B e la mia squadra, non posso fare calcoli. Ho visto il possibile e l’impossibile realizzarsi in ogni turno di campionato, con risultati che hanno spesso dell’incredibile. Mentalmente ho fatto un pensierino sulla somma di punti che potrebbe darci la tranquillità, ma rivedendo il film di questo campionato non sono convinto di niente, riguardo calcoli e tabelle. Sono convinto del lavoro che cerchiamo di fare, siamo in emergenza per alcuni elementi ma chi si sta allenando mi sta dando ottime garanzie.
Dobbiamo aspettarci la stessa formazione di Varese?
Può essere che ci sia qualche cambio, qualcuno ha giocato tutte le ultime. Dietro e in mezzo non ho molte alternative, davanti qualcosa cambierò.
Ammari sembra esploso
Dietro la punta ha maggiore libertà, riesce ad essere più equilibrato e non sono costretto a fermarlo nella sua voglia di fare. La sua voglia inficia la qualità dei passaggi e dei movimenti che gli chiedo, devo incanalarlo in un discorso tattico. Ha voglia di imparare e sta imparando, anche a Varese l’ho messo a due in mezzo al campo e non si è mai alzato troppo, è stato gagliardo e battagliero. E’ dentro al progetto in tutto e per tutto.
Jaadi è parso in forma in amichevole: potrebbe giocare?
Potrebbe, è un ottimo giocatore e abbiamo già affrontato il discorso. Ci sono momenti in cui ci sono più possibilità, è giovane e ha tanta voglia di giocare. Un conto è avercela, l’altro è giocare in una squadra, ovvero essere parte integrante di un discorso tattico che è molto difficile con i ragazzi che vengono da altre società, ambiente. Quando c’è stata la possibilità l’ho fatto partire dall’inizio, ha lavorato bene e può darsi che giochi. Sono orientato a farlo giocare.
La squadra ultimamente sbaglia l’approccio
Il discorso di Varese è diverso, l’ho spiegato nel post partita. Era una partita talmente importante che a livello psicologico eravamo frenati e pensierosi. La posta in palio era determinante, il Varese era più sciolto e noi molto bloccati. A livello mentale è stata una partita stressante, i ragazzi l’hanno sentita in maniera importante ed erano molto bloccati. Far giocare alcuni in ruoli meno adatti, poi si sono sciolti, abbiamo parlato a fine primo tempo. Non era discorso di arrabbiarsi, ma di capire cosa volessimo fare, anche se già alla fine del primo tempo eravamo entrati in partita. A Varese era molto stressante.
Stesso pericolo domani?
E’ molto diverso. Sabato era una partita scontata per tutti, il Varese aveva vinto a Chiavari e l’Avellino aveva rischiato di lasciarci le penne. Sono partite in cui sai che devi vincere per forza, quindi sembrava talmente facile per gli altri ma non per noi, soprattutto in un periodo in cui venivamo da non vittorie. Quella di domani è contro una squadra forte che dobbiamo combattere. Sarà battaglia, per noi per un obiettivo grande e per loro per tenere acceso un lumicino. La matematica è a loro favore, vedremo come si svilupperà.
Doudou due volte novanta minuti. Si adatta poco?
Il ragazzo ha il suo talento e va messo nelle migliori condizioni di esprimersi. Nel primo non l’ha fatto per colpa sua e dei compagni. Quando è iniziata la partita c’erano 40 gradi, bisogna stare attenti nei giudizi. Il cambio di temperatura c’è stato nel giro di poche ore, quando siamo arrivati faceva fresco. Nel secondo è andato molto bene, qualche pallone l’ha giocato male ma era vivo. E’ facilitato quando ha una punta di peso accanto.
Infortunati?
Come al solito
Quanto può significare, per un difensore, un gol nel momento delle critiche? E’ accaduto prima a Brosco e poi a Bruscagin
Sono motivatissimi, ti dà la sensazione di essere iportante. Bruscagin è un giocatore e un ragazzo straordinario, Riccardo ha ricevuto critiche a volte giuste. E’ stato bravo lui a farsi carico di queste critiche che gli hanno fatto bene, viene da delle prestazioni importanti in cui ha ridato sicurezza al reparto. In coppia stanno facendo molto bene, Bruscagin è molto amato dalla società e dai compagni. Sono contentissimo.
Ha elogiato Litteri dopo Varese
Ci ha cambiato la partita, si è messo a disposizione. Ha fatto a sportellate con qualità, è stato molto intelligente e mi ha dato una grossissima mano. E’ un ragazzo che ha subito critiche ma nel quale credo molto. Non è facile dirlo, gli attaccanti si valutano con i numeri. Se parliamo della vittoria di Varese, molto del merito è suo. Ci ha ridato il destino nelle mani, è molto carico, ha lavorato sotto fatica e sono contento di come l’ha fatto. L’ho visto giù dopo l’ultima partita, con i fischi, ed ero dispiaciuto. Sono il suo primo supporter e motivatore, significa che qualcosa avevo fatto io. Mi ha dato una risposta sul campo, posso solo che ringraziarlo.