Formia, Soes non deve pagare la Tarsu 2011: il Comune perde 65mila euro

Saltano i 65.512,88 euro che il Comune di Formia aveva chiesto alla Soes, e messo a bilancio, per il mancato pagamento della Tarsu per l’anno 2011. Lo ha deciso la Commissione Tributaria Provinciale di Benevento, presidente Francesco Capobianco, che così ha stabilito in merito al ricorso presentato contro Equitalia sud dalla Soes, all’epoca affidataria del servizio, attraverso l’avvocato Christian Lombardi. Escluso dal procedimento il Comune di Formia “in quanto tardiva”, fuori dai sessanta giorni che la legge stabilisce, la richiesta espressa per la costituzione in giudizio.

Christian Lombardi
Christian Lombardi

In sostanza, la Commissione Tributaria ha ritenuto legittima la posizione della ricorrente Soes e fondate le doglianze, avanzate dall’avvocato Christian Lombardi, dove eccepisce “che non è (stata ndr) concessionaria delle aree adibite a soste pagamento bensì mero gestore del servizio di sosta, condizione già esaminata dalla CTP di Latina per gli anni precedenti con accoglimento del ricorso; nullità per insussistenza dei presupposti per l’applicazione della Tarsu, in quanto il mero parcheggio di automobili non produce rifiuti solidi urbani“.


bollettini-tarsuConsiderata la documentazione a disposizone, la Commissione ha rilevato che “l’impegno della società sia riconducibile agli obblighi specifici e limitari dal contratto e non alla disponibilità degli spazi utilizzati. Emerge, infatti, che non vengono affidate né concesse aree alla società ricorrente, ma le vengono assegnate solo alcuni servizi e compiti da espletare negli spazi, che restano comunque di proprietà e nel possesso dell’Ente e nella sua disponibilità e detenzione“.

E conclude che “pertanto, non potendosi configurare la ricorrente come concessionaria, occupatrice e detentrice degli spazi soggetti a tributo, viene meno la condizione di soggetto passivo del tributo stesso ai sensi dell’articolo 63 del D.L/vo 507/93. Ne può configurarsi il presupposto dell’imposizione in quanto, verosimilmente, lo svolgimento dell’attività di specie non produce rifiuti solidi urbani“. Non essendo giunto alcun ricorso dal gennaio scorso, la sentenza è quindi passata in giudicato.

Analoga sentenza era arrivata un anno fa, sempre a favore della Soes, contro il Comune di Gaeta che così aveva perso oltre 200mila euro.