Interrogatorio di garanzia per il 38enne Giuseppe Brancaccio, arrestato una settimana fa per il ferimento, avvenuto a Scauri con un colpo di pistola, del 29enne Massimo Flauto.

Difeso dall’avvocato Massimo Signore, una volta dimesso dall’ospedale Dono Svizzero dove era ricoverato a seguito di quei fatti, Brancaccio ha raccontato la sua versione di quanto accaduto ricordando in primis il precedente litigio avuto con Flauto presso un altro locale, da cui avrebbe subito la rottura di telefono e occhiali. Avendogli questi promesso il risarcimento, il 38enne si sarebbe dunque recato sul lungomare di Scauri, presso il ristorante, ma qui la situazione sarebbe degenerata.

Inoltre, ha negato che l’arma si fosse inceppata, affermando di essere stato lui stesso a smettere di sparare. Infine, ha scagionato il fratello Carmine che lo aveva accompagnato al ristorante, sostenendo in proposito che non fosse a conoscenza dell’arma che aveva con sé.
Per ora entrambi restano detenuti presso la casa circondariale di Cassino.