“Non vogliamo essere illegali”, e per una firma che non arriva questa mattina due minturnesi si sono incatenati all’ingresso del Comune. Da 6 anni hanno in concessione un tratto di marciapiede sul lungomare di Scauri, tra il Lido Gabbiano e il Lido Mario Cicatelli, di fronte l’ex fabbrica Sieci Tony D’Acunto, dove posizionano attrezzature per le spiagge libere. Quest’anno, però, la firma per quella concessione, con le spiagge che vanno affollandosi, non è ancora arrivata. E da qui la protesta che questa mattina ha richiamato in Comune anche i carabinieri ma non l’assessore al ramo che potrebbe sbloccare la situazione. O quanto meno spiegare le ragioni del ritardo.
“Il lavoro è un diritto – si legge in un foglio che i due hanno esposto a motivare la loro protesta –. Ho cercato con gli anni di rifarmi una vita, educando i miei figli e guardando avanti. Mio figlio noleggia ombrelloni per coloro che praticano la spiaggia libera davanti all’area Sieci, proprio dove stanno per realizzare una piattaforma, una passeggiata di diverse centinaia di metri quadrati. Vado avanti e indietro per i vari uffici comunali per avere questa autorizzazione per noleggiare gli ombrelloni per il 2015.
Non so se altri abbiano o meno progetti su questa area, ma mio figlio ha investito e creduto in me e in questo progetto e infatti è da 6 anni che svolgiamo questo lavoro. Ci sono chioschi che si trasformano e che noleggiano ombrelloni. Io e mia figlia non abbiamo altre entrate e non chiediamo che di poter lavorare senza elemosinare una possibilità e perdere anche la nostra dignità”.