“Etica e trasparenza nella gestione dei beni comuni”. Con queste parole Raphael Rossi si è voluto annunciare alla città di Formia, in un’intervista che ci ha rilasciato qualche giorno fa, presentandosi quale amministratore unico della neonata società a completo capitale pubblico Formia Rifiuti Zero che già si occupa, da venerdì scorso, della raccolta dei rifiuti in città.
E in effetti l’amministrazione comunale ha scelto Rossi non solo come esperto in materia, dopo esperienze in varie città, ma anche come garanzia di legalità dopo i fatti che lo hanno fatto balzare agli onori delle cronache per aver rifiutato una mazzetta mentre gestiva la municipalizzata dei rifiuti a Torino. Tanto da ottenere la fondazione di un vero e proprio movimento culturale contro la corruzione.
Non la pensa proprio allo stesso modo un consigliere comunale di Messina, Daniele Zuccarello, che nella sua città, e proprio in questi giorni, ha visto e vissuto la rivolta dei 527 lavoratori di un’analoga municipalizzata sui rifiuti a totale capitale pubblico del suo Comune, la MessinAmbiente, che ha avuto significativi ritardi nei pagamenti degli stipendi, portando i lavoratori alla contestazione. E proprio per la MessinaAmbiente, Raphael Rossi, fa il consulente già da diversi mesi. Ha iniziato a marzo dello scorso anno con il primo incarico, protrattosi fino ad ottobre, per un importo di 35mila euro complessivi. Fin qui niente di strano, visto le competenze maturate da Rossi e le preziose consulenze che può portare in dote.
Ciò che porta però il consigliere comunale Daniele Zuccarello a insospettirsi e inviare un esposto alla Procura di Messina affinchè indaghi su quanto accaduto, come raccontato dal sito d’informazione Sicilians.it, è un altro incarico, arrivato a distanza di un mese dalla fine di quello precedente dell’importo simile, circa 31mila euro riconosciuto alla società ReSources. Una società nata il 28 novembre 2014 e che appena 5 giorni dopo, ovvero il 3 dicembre, peraltro lo stesso giorno dell’iscrizione della società al registro delle imprese, ottiene l’incarico. Un incarico affidato per la comprovata esperienza societaria, come si legge nelle motivazioni. Ciò che insospettisce il Consigliere comunale è proprio il fatto che non si capisce come si passa parlare di esperienza dopo appena cinque giorni di vita di una società. Ma che c’entra Raphael Rossi?
Rossi è amministratore e socio accomandatario della ReSources, con la proprietà del 70 percento delle quote mentre il restante 30% è della madre. Insomma, una manovra poco chiara secondo il Consigliere comunale messinese che vuole vederci chiaro e capire anzitutto perchè prendere il primo incarico come professionista e il secondo con una società. E anche se ci sono ragioni di incompatibilità con l’incarico ottenuto nel frattempo a Formia, che Rossi ha però già precisato non esserci. E’ lo stesso Rossi a precisare che la costituzione della società è stata necessaria per ragioni organizzative e logistiche, oltre che fiscali e anche occupazionali. Nessuna ombra, insomma, perchè quella comprovata esperienza nelle motivazioni dell’incarico erano da ricercarsi nell’esperienza di Rossi, che in effetti ne ha da vendere.
Ma ciò che non è chiaro a Zuccarello è il rapporto che lega lo stesso Rossi al liquidatore della MessinaAmbiente Alessio Ciacci. Secondo il consigliere infatti fu lo stesso Ciacci in tempi non sospetti a garantire l’utilizzo della trasparenza dei bandi ogni qualvolta si fosse reso necessario pagare servizi, proprio come le consulenze di Rossi che però non sono state messe a bando ma sono state affidate in regime di affidamento diretto. Una procedura che non è piaciuta al Consigliere, come non è piaciuto il commento dello stesso Ciacci dopo la protesta nella sede della Messina Ambiente dei lavoratori. In quell’occasione infatti, come si può vedere nel video pubblicato da Messinaweb.tv, é ripresa la protesta, anche veemente, dei lavoratori che però non aggrediscono nessuno, mentre nel gruppo è presente lo stesso Rossi che riprende col proprio telefono cellulare quanto accade. Ebbene secondo Ciacci a sottrarlo da violenza certa è stato l’intervento di Rossi e della Digos. Un commento che ha scatenato l’ilarità dei vari siti web locali e di alcuni amministratori.
Peraltro Ciacci è originario del Comune di Capannori, dove ha anche fatto l’assessore e il candidato a sindaco salvo poi ritirarsi per aver ottenuto un incarico professionale sempre in materia di rifiuti. E Capannori è proprio quel Comune virtuoso preso ad esempio dall’assessorato all’ambiente di Claudio Marciano per realizzare la Formia Rifiuti Zero. Tanto è vero che lo stesso Ciacci fu ospite proprio a Formia nel dicembre 2013 in occasione del convegno organizzato da Marciano dal titolo “Formia verso rifiuti zero”. Comune dal quale il progetto redatto per la Formia Rifiuti Zero ha preso esempio. E Ciacci non ha dimenticato neanche Formia, visto come sul suo profilo facebook ha voluto pubblicizzare la prestigiosa ospitata proprio a Formia dell’ideatore del concept dei Rifiuti Zero Paul Connect.