Tentato omicidio a Scauri, arrestato anche il fratello dell’aggressore

I carabinieri della Compagnia di Formia hanno arrestato questa mattina all’alba il 35enne Carmine Brancaccio. L’uomo é accusato del tentato omicidio, in concorso con il fratello Giuseppe, 38enne, dell’imprenditore di Scauri, titolare del ristorante La Nuova Moet, il 29enne Massimo Flauto. A indirizzare sulle sue tracce i militari comandati dal capitano Giovanni De Nuzzo le immagini del circuito di videosorveglianza del ristorante che lo hanno immortalato alla guida della Toyota Yaris verde con cui il fratello, attualmente ancora ricoverato all’ospedale Dono Svizzero, era arrivato nell’esercizio commerciale.


Giuseppe Brancaccio
Giuseppe Brancaccio

AGGIORNAMENTO – Ricostruita anche la dinamica dei fatti accaduti ieri pomeriggio poco prima delle sei. Prima dell’aggressione armata, Brancaccio, presso un altro locale ma sulla via Appia, aveva avuto una iniziale animata discussione con Flauto venendo anche alle mani, subito dopo la quale telefonava al fratello da cui, successivamente, circa un’ora dopo, si faceva accompagnare sul lungomare di Scauri.

I carabinieri sul posto
I carabinieri sul posto

Una volta qui, entrava nel ristorante, e sparava un unico colpo di pistola Beretta 7.65, risultata rubata a Roma addirittura nel 1975, alla gamba destra del 29enne Flauto e poi puntando l’arma, che si inceppava, contro un fratello della vittima. Il tutto davanti agli occhi di una bimba di soli due anni, in braccio alla madre, e di altri testimoni. L’uomo veniva poi immobilizzato dai presenti nello stesso ristorante, qui é avvenuto anche il ritrovamento dell’arma, mentre il fratello si dava a una fuga precipitosa in auto venendo però rintracciato nella notte a casa di un terzo fratello dai carabinieri della Stazione di Scauri, e arrestato per concorso.

Il fascicolo é in mano al sostituto procuratore della Repubblica di Cassino Beatrice Siravo. Abbandonata l’iniziale pista della rapina, gli investigatori procedono convintamente su quella del regolamento di conti. Al vaglio la fedina penale dei due fratelli, originari della Campania ma da anni trapiantati a Scauri, che annovererebbe numerosi precedenti nell’ambito dello spaccio di stupefacenti ma anche per furti, rapine e detenzione di armi.