Nave da crociera a Gaeta, operatori portuali: “Nessun merito del Comune”

La nave Artania in banchina a Gaeta

Il riferimento non è diretto, ma è chiaro quali siano secondo l’associazione degli operatori portuali, i responsabili di quella che sembra l’ennesima operazione di facciata per il Comune di Gaeta. Ovviamente il sindaco Mitrano e l’Autorità Portuale su tutti, ma anche la Pro Loco e la Camera di Commercio come organizzatore dello Yacht Med Festival. Se infatti da una parte l’amministrazione comunale ha annunciato in pompa magna l’arrivo di una nave da crociera in occasione dell’apertura della manifestazione nautica, oggi, venerdì, dall’altra l’associazione ha voluto precisare che in realtà c’è ben poco da essere contenti.

Chiari ed inequivocabili in questo senso alcuni passaggi di un comunicato: “Il lavoro è svolto nella totale solitudine degli operatori che si sono trovati sempre ad agire con enormi problemi per la mancanza di collaborazione di enti e istituzioni che hanno competenza nel settore”; e ancora: “Vale la pena ricordare che le dichiarate sinergie fra Autorità Portuale, Comune, Pro Loco, Yacht Med Festival ed agenzie marittime sono prive di fondamento”. Insomma c’è poco da stare allegri anche perché in occasione dell’approdo dei croceristi al porto commerciale, l’Autorità Portuale ha deciso, con un decreto del febbraio scorso firmato dal presidente Pasqualino Monti, di fissare una tassa di ben 4,35 euro per ogni crocerista in transito, cioè si paga anche se non si scende dalla nave, nei porti controllati dall’Autority: ovvero Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta.


Ciò che in sostanza non va giù agli operatori portuali è il fatto che mentre loro rivendicano la totale assenza delle istituzioni ed enti, come sottolineano, e qui non possono che riferirsi a Mitrano e Monti, dall’altra proprio questi ultimi si prendono meriti che non hanno per aver mancato l’impegno concreto nelle sinergie. Anzi come detto fissano una tassa per i crocieristi che è quasi otto volte tanto quanto previsto nel porto di Napoli, dove peraltro le persone possono scendere sulla terra ferma grazie alla presena di una stazione marittima e non in un porto commerciale.

Lapidarie in tal senso le parole di un altro passaggio: “In effetti l’arrivo di queste navi, da lungo tempo programmato, è il frutto di un costante lavoro e impegno delle sole agenzie marittime con la totale assenza di collaborazione di altri che ora vogliono mettere il cappello sugli eventi in programma”.