Accusato di abusivismo edilizio e violazione del vincolo paesaggistico, Bruno Vespa ha chiesto e ottenuto di patteggiare la pena. Per i lavori non autorizzati compiuti nella sua villa a Ponza, il giornalista ha così chiuso la vicenda con il pagamento di un’ammenda di 16.500 euro, dopo che il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Mara Mattioli, gli ha convertito anche dieci giorni di arresto in pena pecuniaria.
Le indagini, portate avanti dai forestali del Nipaf, vennero aperte dal procuratore aggiunto Nunzia D’Elia sulla scorta di un esposto. Per gli inquirenti, Vespa, tra il febbraio 2009 e il 23 maggio 2013, ha ampliato abusivamente e suddiviso in due locali un tunnel di areazione della villa di Cala Feola, affacciata sulle Piscine Naturali, destinando un locale a ripostiglio e l’altro ad abitazione, composta da due camere e un bagno.