Ospedale di Fondi, il centrodestra torna alla carica contro il Pd

Le schermaglie sul San Giovanni di Dio non finiscono. Mentre il consigliere regionale Pd Enrico Forte si appresta ad incontrare stampa e personale ospedaliero per illustrare le previsioni di atto aziendale e piano strategico – sarà di scena presso il nosocomio lunedì dalle 11,30 – la maggioranza di centrodestra passa al contrattacco.

Gli ultimi a rinfocolare le polemiche, del resto, erano stati i democrat locali: “Non servivano crociate. Tutto era stato già detto e scritto”, avevano evidenziato criticando la recente mobilitazione alla Pisana. Adesso, la replica di Forza Italia e le civiche Io Sì e Litorale e sviluppo fondano. “Se avessero letto l’atto aziendale non avrebbero dormito sonni tranquilli. Così come se avessero letto il Decreto 80 della Giunta Polverini si sarebbero resi conto che il San Giovanni di Dio era stato classificato ospedale per acuti e che nessuno aveva cancellato il Presidio Centro, mentre nei decreti di Zingaretti e nell’atto aziendale l’ospedale non è inserito nell’area dell’emergenza ed è destinato alle post-acuzie”. Dopo la protesta a Roma, dicono ancora dal centrodestra, il governatore ha accolto le rivendicazioni dei sindaci del comprensorio “ritenendole meritevoli di essere considerate, previa concertazione in un tavolo tecnico, nella fase di modifica dell’atto aziendale”. Un ritocco necessario non solo per loro, rimarcano forzisti e sodali: “Zingaretti ha riconosciuto la necessità di dover rivedere l’atto aziendale se vogliamo avere un ospedale con servizi h24 a supporto della Ostetricia-Ginecologia, che diversamente rischia di chiudere e far diventare il nostro ospedale un cronicario per lunga degenza”.


Infine, critiche sulla venuta di oggi del consigliere Forte. “Forse spiegherà perché la Chirurgia è stata ormai soppressa, perché la Cardiologia sta per essere trasferita dai locali in cui opera da anni e verrà di fatto smantellata nella sua operatività, perché il laboratorio analisi e la Radiologia sono funzionanti solo 6 ore al giorno, perché il servizio di Endoscopia non viene mantenuto, perché il pronto soccorso ha un solo medico per turni da 12 ore ciascuno ed un numero di infermieri insufficienti, ma soprattutto perché il nostro ospedale, se non si prendono decisioni diverse da quelle assunte, si trasformerà in un cronicario di lunga degenza con annesso poliambulatorio ed un punto di primo soccorso”.

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