A poche settimane dalle amministrative, a Fondi torna d’attualità l’ex discarica comunale di Quarto Iannotta. Con il Pd e l’amministrazione De Meo che ricominciano ad accapigliarsi.
A far tornare d’attualità i rischi di un pesante inquinamento, in primis delle falde acquifere, il consigliere comunale democrat Maria Civita Paparello, che ha chiesto analisi e controlli urgenti. Puntando nel contempo il dito contro l’immobilismo del primo cittadino, e soprattutto contro le richieste economiche avanzate dal Comune per la bonifica. “Senza aver effettuato alcun reale monitoraggio, ha inviato ben due note alla Regione pretendendo un finanziamento e arrogantemente diffondendo le richieste sugli organi di stampa, mentre invece la responsabilità dell’intervento è solo comunale. La Regione potrebbe eventualmente finanziare l’intervento, ma non ne ha l’obbligo, specialmente se la richiesta viene presentata con toni e modalità scorrette. Considerando le spese folli dell’amministrazione su azioni e programmi che hanno poco a vedere con la tutela della salute pubblica e dell’ambiente e, in special modo, dell’agricoltura che viene svolta a poche centinaia di metri dal sito, ci chiediamo come mai l’amministrazione non abbia stanziato delle somme, inizialmente anche piccole, almeno per effettuare dei campionamenti di base, insieme all’Arpa, al fine di comprendere la reale pericolosità del sito”.
La piccata replica dell’amministrazione forzista non si è fatta attendere. Smontando in toto la versione dell’esponente Pd. A partire dall’ultimo incendio doloso presso la discarica, ad agosto 2012, dal Comune dicono di aver provveduto in autonomia ad una sommaria messa in sicurezza, chiamando formalmente in causa la Regione per un intervento congiunto e l’Arpa per delle analisi del sottosuolo. Senza alcun riscontro. Non solo. Puntualizzando come l’amministrazione abbia speso negli ultimi cinque anni migliaia di euro su quella determinata area e tra l’altro redatto “un progetto preliminare di messa in sicurezza e caratterizzazione al fine di una necessaria bonifica” da 4 milioni 800mila euro, dal Comune smentiscono la Paparello anche sulla questione della “bussata” alla Pisana in cerca di fondi: “Scrive che la Regione ‘non ha l’obbligo’ di finanziare tali interventi, mentre da atti deliberativi e leggi regionali si evince esattamente il contrario. Perché, allora, a seguito delle diverse richieste formulate dal Comune la Regione , che pure ha classificato come prioritario l’intervento su Quarto Iannotta, non ha dato seguito alla procedura prevista?”.