Arresti al Tribunale: Lollo, Gatto e Genco ai domiciliari

Antonio Lollo

Lollo è ai domiciliari. L’ormai ex giudice, al centro dell’inchiesta sul sistema corruttivo che proprio attorno a lui sarebbe ruotato sui fallimenti disposti dal Tribunale di Latina, come ormai noto sta collaborando con gli inquirenti e si è dimesso dall’ordine giudiziario. Antonio Lollo ha confessato e ha riferito nei particolari il rapporto con una serie di professionisti che ha confermato essere corrotti. Passato dal carcere di Rebibbia al reparto penitenziario dell’ospedale “Pertini” di Roma, l’indagato ha così ora ottenuto il beneficio di poter tornare a casa.

E sempre ai domiciliari, in parziale accoglimento del ricorso fatto dagli avvocati Luca Giudetti, Stefano Sabatino e Roberto Baratta, sono stati messi dal Tribunale del Riesame di Perugia i commercialisti Massimo Gatto e Vittorio Genco. Al momento, ancora in carcere, si trova soltanto il commercialista Marco Viola.


Le indagini intanto proseguono e, come rivelato dallo stesso Lollo agli inquirenti, è spuntata anche un’altra pista negli illeciti, quella di riserve in nero che sarebbero state create con le vendite degli immobili nelle procedure concorsuali e che portavano denaro a curatori corrotti e all’ex giudice. Un sistema di cui l’ex magistrato ha parlato nell’ambito dei concordati Cedis Izzi, Desca e Poseidon e che sarebbe stato tentato anche con quello Pacifico.