Rinviati a giudizio dalla Corte dei Conti gli ex responsabili dell’ufficio tecnico del Comune di Sperlonga, Antonio Faiola e Massimo Pacini, suo successore. Un danno erariale scaturito da uno di natura ambientale e quantificato in 598mila euro totali, quello che avrebbero arrecato alle casse comunali.
Uno spauracchio a tanti zeri legato a due vicende differenti ma entrambe direttamente riconducibili all’hotel “Grotta di Tiberio”, da anni al centro di aspre battaglie giudiziarie, tuttora sequestrato per l’ipotesi di reato di lottizzazione abusiva. E’ proprio nei confronti della struttura ricettiva di cui è comproprietario l’ex presidente della provincia e sindaco del borgo marinaro Armando Cusani, che i due funzionari dell’Urbanistica hanno messo in atto le condotte finite nel mirino dei magistrati, prima ordinari poi contabili.
In particolare, per quanto riguarda Faiola, difeso dall’avvocato Pierluigi Avallone, nelle sue vesti di funzionario comunale negli anni 2004-2005 ha rilasciato permessi poi ritenuti illegittimi per opere eseguite nel perimetro dell’hotel, risultate a loro volta abusive. Circostanze andate incontro alla prescrizione con la sentenza d’Appello dello scorso ottobre, a fronte di un’iniziale condanna per abuso d’ufficio a un anno.
Pacini, auto-liquidatosi dal ruolo di dirigente di fatto dell’Urbanistica a settembre, per “eccessivo carico di lavoro”, era invece finito a processo, ancora in corso, per omissione di atti d’ufficio. Nel 2010 il geometra, difeso dall’avvocato Roberto De Tilla, non avrebbe verificato alcune segnalazioni su nuovi abusi relativi al “Grotta di Tiberio”, in seguito accertati dai forestali del Nipaf.
Gli stessi che nel 2013, dietro mandato della Procura generale presso la Corte dei Conti, avevano provveduto ad acquisire i carteggi inerenti i due casi, e successivamente a quantificare il presunto danno erariale in quasi 600mila euro. Ad ottobre Faiola e Pacini erano stati destinatari di un invito a dedurre, di recente è giunta la notifica del decreto di citazione a giudizio. Compariranno in aula il prossimo 16 giugno.