Operaio ucciso dal cancro, a giudizio per omicidio i manager dell’Avir Aprilia

Processo a sei manager della vetreria Avir di Aprilia. L’ex presidente del CdA dell’azienda di Campo di Carne e cinque ex direttori di stabilimento sono finiti accusati di omicidio colposo per la morte di un operaio, ucciso dal cancro.

A disporre per loro il rinvio a giudizio, come chiesto dal sostituto procuratore Gregorio Capasso, è stato il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Laura Matilde Campoli. Il processo è relativo al decesso di Carlo Forgetta, morto nel 2006, all’età di 60 anni, dopo averne trascorsi 24 all’Avir. L’operaio è stato stroncato da un carcinoma della laringe e da un carcinoma polmonare sinistro.


Il sostituto procuratore Capasso ritiene che i lavoratori della vetreria siano stati lasciati operare in un ambiente insalubre, senza controlli, formazione e protezioni, esposti così a un mix venefico di polveri, fumi e vapori tossici e cancerogeni.

Alla sbarra l’ex legale rappresentante e presidente del CdA dell’Avir, dal 7 luglio 1975 al 13 ottobre 1994, Piero Bazzi, 90enne romano, e i direttori di stabilimento e responsabili della sicurezza alternatisi nell’incarico dal 1975 al 1994, Luigi Restivo, Nicola Cuomo, Alfredo Fragagnano, Ernesto Scorza e Carlo Zoppi.

Il processo ai sei, difesi dagli avvocati Giuseppe Pesce e Marco Calleri, inizierà il prossimo 7 ottobre, davanti al giudice del Tribunale di Latina, Luigi Giannantonio.