Si è tenuta ieri davanti al Tribunale di Latina, sezione civile, la nuova udienza per la spiaggia per disabili. Da un lato c’è il comune di Sabaudia, da un altro il portavoce dell’associazione Beatrice, Fabrizio Ghiro ragazzo disabile che ha proposto un progetto per realizzare una spiaggia realmente attrezzata. In discussione anche l’accessibilità del lungomare e la messa a norma delle passerelle. A difendere Ghiro, l’avvocato Alessandro Gerardi che rappresenta anche l’associazione Luca Coscioni costituitasi in giudizio.
Nell’udienza di ieri sono stati ascoltati dei testi sia per il comune che per i ricorrenti. Rigettata all’inizio la richiesta avanzata dai legali del comune per rinviare l’udienza, con la rassicurazione che entro il primo maggio sarebbero stati effettuati lavori sul lungomare. Per conto del comune sono stati ascoltati dei tecnici che hanno ribadito quella che è la linea dell’Ente e cioè che sul lungomare di Sabaudia esistono quattro accessi per disabili tra chioschi e stabilimenti.
Allo stesso tempo è emerso come nel regolamento sulle concessioni per chi gestisce i chioschi, non sia previsto l’adeguamento delle passerelle per i disabili. Per quanto riguarda l’associazione Beatrice sono invece stati ascoltati Antonio Ciriello, portavoce del movimento civico Sabaudia Furtura e il tecnico ambientale Giorgio Libralato. Il nodo non sono soltanto le passerelle ma l’impossibilità per un disabile di raggiungere il mare. Quello che manca è un altro tratto di apposita pedana che colleghi la passerella all’arenile. Questo sarebbe tuttavia il minimo per garantire l’accessibilità alle spiagge, un requisito fondamentale anche per l’ottenimento di attestati di qualità come la Bandiera Blu e l’alta valenza turistica. Che il comune di Sabaudia ha, ed è anche su questo “paradosso” che insiste l’associazione Beatrice.
Il giudice si è comunque riservato. L’avvocato Gerardi ha inoltre chiesto che il tribunale nomini un perito al fine di valutare effettivamente quante passerelle siano accessibili.