Mauro Fattori (All. Aprilia): «Era importante dare continuità alle prestazioni delle ultime settimane, andando a correggere qualche difetto che era emerso nelle ultime gare. La squadra ha risposto sul campo, concedendo davvero poco ad un avversario che a tratti ha giocato davvero un bel calcio. Nel primo quarto d’ora ci hanno creato grandi problemi con la loro capacità di palleggio e sono riusciti a creare qualche pericolo. I miei ragazzi si sono disposti bene in campo, riuscendo a fare ciò che era necessario per contenere il loro gioco. Abbiamo poi avuto una buona capacità ed una bella personalità per proporre il nostro gioco, creando anche un paio di situazioni importanti a nostro favore. Rispetto all’andata siamo la stessa squadra, con gli stessi princìpi e gli stessi obiettivi, ma siamo cresciuti sia a livello individuale che di squadra, crescita dovuta alla grande volontà di questi ragazzi. Anche nelle ultime gare, nonostante i risultati negativi, avevamo dato prova di essere una buona squadra, ma abbiamo subìto troppi gol. Durante la settimana ci siamo parlati, preparando questa gara come tutte le altre; però abbiamo messo in campo una personalità maggiore ed una capacità di gestire le varie situazioni maggiore. Questo è il percorso che segue una squadra a cui piace lavorare sul campo durante la settimana. Ai ragazzi vanno i miei complimenti: sono orgoglioso di vederli scendere in campo e giocare in questa maniera. Nella vita si deve essere intelligenti: ci sono gli obiettivi e poi ci sono anche i sogni. Gli obiettivi vanno raggiunti con tutti i mezzi che si hanno a disposizione: capacità, forza ed orgoglio. I sogni possono essere raggiunti con qualcosa in più ed intendo, nel nostro caso, ottenere una vittoria contro le squadre che ci precedono in classifica, risultati che potrebbero dare maggiore concretezza ai sogni di questa squadra. Però l’obiettivo da raggiungere è la salvezza, per la quale ci manca ancora qualche passo da fare. Il mio ruolo di allenatore e la mia mentalità mi portano a pensare solo all’obiettivo, ma sono contento che i ragazzi abbiano anche la possibilità di sognare (i play-off, ndr)».
Giovanni Esposito (difensore Aprilia): «Guardando il risultato si capisce che la prestazione di oggi è stata positiva. Ma io guarderei anche la prestazione: i ragazzi hanno dato tutto dal 1’ al 90’ contro la squadra che vincerà questo campionato. Penso che ce la siamo giocata alla pari dall’inizio. Voglio fare i complimenti ai miei compagni: dopo tre sconfitte consecutive non era facile ricevere proprio la prima in classifica e fare una prestazione del genere. I rigori sbagliati purtroppo restano, ma sulle punizioni ho avuto più fortuna. Nella seconda che ho avuto a disposizione oggi ci ho pensato un po’ troppo e questo porta a sbagliare. Prima delle gare non si possono sapere i risultati che verranno. Il San Cesareo, nostro prossimo avversario, è terzo, all’andata ha dimostrato di essere una buona squadra. Dovremo fare la nostra solita partita: ben chiusi dietro e cercare la ripartenza vincente. Per la classifica il punto di oggi vuol dire tanto».
Giorgio Galluzzo (All. Lupa): «Per fare una gara a grandi ritmi ci vogliono due squadre che giocano in maniera offensiva. L’Aprilia ha portato avanti la sua strategia: ci ha aspettati, non ci ha dato profondità chiudendo tutti gli spazi. Noi abbiamo fatto una gran bella partita, tenendo per molto tempo il possesso del pallone e soffrendo solo sui calci piazzati. Non guardo né quante partite mancano né i punti che abbiamo di vantaggio: penso solo a giovedì e alla gara con il Palestrina. L’ultima parte della stagione andrà gestita nel modo più naturale possibile: ognuno sa l’importanza dell’evento che si avvicina. Avere dei punti di vantaggio può creare serenità, ma dall’altra deve creare grande concentrazione, perché la matematica diche che questo campionato è ancora aperto. Io lavoro con molta naturalezza, senza mettere pressione sui ragazzi, perché il momento già ne mette molta. Anche oggi abbiamo dimostrato di essere una grande squadra. La Cava è venuto in panchina solo per fare numero, dato che ha un problema fisico. Nohman, invece, non è sceso in campo perché avevo in mente un altro tipo di partita».