Rifiuti abbandonati nei canali del Consorzio di Bonifica a Fondi

Avevano scelto la via più comoda, ma sicuramente la più inquinante, per liberarsi di grosse quantità di rifiuti. Gettarli nelle acque dei canali della Piana. Ma non avevano fatto i conti con le guardie del Consorzio di Bonifica Sud Pontino che svolge quotidianamente un servizio di controllo del territorio consortile volto proprio alla conservazione dell’assetto idrogeologico, della sicurezza idraulica e della salvaguardia dell’ambiente di competenza della bonifica, servizio che viene materialmente eseguito anche attraverso una serie di sopralluoghi e ispezioni da parte dei diversi operatori del consorzio sia di giorno che di notte.

Ecco allora che mercoledì 25, durante un quotidiano giro di ispezione, le Guardie Giurate del Consorzio e alcuni operai hanno rilevato la presenza, sul bordo di un canale consortile, di rifiuti depositati abusivamente. Da una prima e sommaria analisi degli stessi è stato possibile rilevare che tra i rifiuti erano visibili e accertabili documenti vari, attraverso i quali sarebbe possibile risalire agli autori di questa pratica che, “vogliamo ricordare – sottolinea il presidente del Consorzio, Lino Conti – è illegale e impropria”.


Immediatamente il Consorzio si è attivato per denunciare il fatto alle autorità competenti, al fine di permettere un’indagine nel merito e reprimere i protagonisti di questo atto. Le prove sono inconfutabili e non lasciano dubbi.

“In questo senso – ha poi aggiunto Conti, da pochi mesi presidente anche di tutti i consorzi del Lazio – il Consorzio di Bonifica del Sud Pontino vuole tranquillizzare tutti i consorziati e gli operatori agricoli assicurandoli che continuerà e intensificherà, con le proprie squadre di addetti, l’attività di controllo e ispezione lungo i canali, le aste idrauliche e le pertinenze consortili. Queste attività proseguiranno anche nelle ore notturne, con l’obiettivo di cogliere sul fatto i responsabili di questi illeciti e permettere alle autorità di individuarli e perseguirli. L’obiettivo è scoraggiare e reprimere una pratica illecita che offende l’ambiente, il decoro, l’economia agricola prevalente, e, in definitiva, tutto il territorio della Piana di Fondi, eseguita da parte di veri e propri “terroristi dell’ambiente”. Un comportamento ingiustificato maggiormente per il fatto che esiste un’area attrezzata nella quale poter conferire ogni genere di rifiuto e a costo zero, ma purtroppo si preferisce disfarsene in modo improprio trasformando alcune aree della Piana in vere e proprie discariche all’aperto”.