Sabato 28 marzo 2015, alle ore 15:30, presso la sala conferenze del Museo della Città e del Territorio di Cori, si svolgerà il secondo seminario nell’ambito del ciclo di appuntamenti dal tema “Cori. Consistenza, restauro e prospettive del patrimonio archeologico e monumentale”, promosso dalla Direzione Scientifica del Museo, dall’Associazione Culturale Arcadia e dal Comune di Cori, con il patrocinio dell’Ordine degli architetti della provincia Latina e della Casa dell’Architettura di Latina.
“Cori. Consistenza del patrimonio archeologico e monumentale in età antica, medievale e moderna” sarà l’argomento di questo incontro che riguarderà la lettura da un punto di vista archeologico e architettonico dell’evoluzione dei cambiamenti avvenuti all’interno di una città a continuità di vita e come questi ne abbiano disegnato il profilo, dandogli l’immagine che ancora oggi è ravvisabile nella sua fisionomia.
In base ai dati archeologici è sin dall’epoca arcaica che la città viene investita da una pianificazione urbanistica generale e unitaria rimasta sostanzialmente immutata lungo tutto l’arco dei secoli e che sarà vincolante per gli sviluppi successivi dell’abitato. Le tracce ravvisabili nel tessuto antico presentano un centro ricco e imponente che ha saputo creare all’interno di uno spazio ben definito soluzioni che sfruttarono al massimo le potenzialità di un sito morfologicamente problematico.
È con il passaggio all’epoca medievale che il paese adotta nuove combinazioni che obliterano, riutilizzano, conservano e in alcuni casi celano quello che rimaneva del passato, cambiando modi di costruire atti a rispondere alle esigenze dalle nuove forze politiche, sociali e religiose molto spesso in netto contrasto tra loro. La modificazione dell’aspetto della città continua in epoca moderna: la nuova monumentalizzazione delle piazze, il restauro delle chiese che ne nasconde la precedente architettura. Il monopolio della vita pubblica da parte di alcune grandi famiglie, che riadattano strutture già esistenti lasciando un segno visibile della loro importante presenza, modificano ancora una volta l’immagine del centro urbano.
A descrivere nei dettagli questa continua evoluzione saranno gli archeologi Giovanni Caratelli ed Eleonora Palleschi e l’architetto Angela Papasidero, coordinati dal professor Domenico Palombi, in una giornata dedicata alla percezione della consistenza di un patrimonio che la città ha salvaguardato, trasformato e accresciuto e che è dovere di tutti conoscere per tutelare, conservare e valorizzare.