Inchiesta antidroga “Bassotti”, indagati il 18 maggio dal Gup

Chiesti undici rinvii a giudizio per gli imputati accusati di aver trasformato il quartiere San Valentino, a Cisterna, in una sorta di Scampia, con tanto di vedette per avvertire gli spacciatori dell’arrivo dei carabinieri e con 50 – 70 clienti riforniti di media ogni giorno di cocaina. A distanza di due anni e mezzo dagli arresti, il sostituto procuratore Daria Monsurrò ha così chiesto un processo per i cisternesi coinvolti nell’inchiesta antidroga denominata “Bassotti”.

Secondo gli inquirenti il leader del gruppo sarebbe stato Gianluca Zuncheddu, 35 anni, aiutato nello spaccio dal cugino, Pasquale Zuncheddu, 32 anni, Luca Di Sabatino, 38 anni, Alessandro Pau, 24 anni, Massimiliano Massaro, 27 anni, Franco Iacomussi, 30 anni, Claudio Amabile, 51 anni, e Patrizio Pennacchia, 22 anni, tutti di Cisterna. Un altro giro di cocaina sarebbe poi stato gestito da Stefano Pirazzi, 29 anni, e Ugo Giacobone, 29 anni. A fare da vedetta, avvertendo il gruppo di Zuncheddu, dell’arrivo dei carabinieri a San Valentino, sarebbe invece stato Marcello Setteceli, 36 anni.


Gli undici imputati dovranno comparire, il prossimo 18 maggio, davanti al giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Giuseppe Cario, che dovrà pronunciarsi sulle richieste di rinvio a giudizio.