Nuovo piazzale Aldo Moro e ritardi, Forza Italia giovani critica campo basket e skate

Erika Poccia

Il 23 giugno 2014 il sindaco Bartolomeo e l’assessore ai Lavori Pubblici Zangrillo annunciavano la ripresa dei lavori nel piazzale Aldo Moro e la loro realizzazione in “almeno due mesi”. I lavori, a ben nove mesi da quell’annuncio, sono ben lungi dall’essere stati realizzati. Ma si sa, la cassa comunale piange e la vera preoccupazione dell’attuale amministrazione è la Formia Rifiuti Zero e lo stanziamento di contributi alle disparate associazioni culturali.

Tra le priorità annunciate lo scorso anno dall’assessore Zangrillo vi era quella di assicurare “continuità spaziale” con l’attigua Piazza Vittoria. Il progetto futuristico e totalmente inadatto ad essere realizzato in una zona centrale della città, circondata da signorili palazzi d’epoca, non ci ha mai convinto. E difatti, non siamo i soli a pensarlo. “Abbiamo ricevuto molte lamentale dai cittadini che abitano in via Vitruvio. Il rumore proveniente dalle pedane da skate – le uniche ad essere state installate finora – è forte e molto fastidioso. Figuriamoci quando verrà installato il campo da basket. Inoltre, quel poco che è stato realizzato finora è un pugno in un occhio. Vorremmo, inoltre, sapere l’intenzione dell’Amministrazione sull’avanzamento dei lavori”, commenta Erika Poccia, coordinatrice Forza Italia Giovani (!!) Formia.


Rovinare una piazza centrale con un’area giochi rumorosa e priva di spazi di verde, di zone dove riposarsi all’ombra d’estate e godere la tranquillità della vista mare, dove conversare, leggere un giornale, sedersi ad un tavolino, attrarre turisti con un chiosco ristoro, è un vero scempio.

Il progetto è costato ai formiani la bellezza di 580 mila euro, finanziato in parte dalla Regione e in parte con l’accensione di mutui al Comune. Una cifra enorme, spropositata e imbarazzante. Soldi, soprattutto, che avrebbero potuti essere spesi in modo diverso.

Nessuna traccia, inoltre, dell’info point turistico progettato, delle rastrelliere per le biciclette elettriche, dei servizi igienici, della fontana “a lamina d’acqua”, oltre che dell’illuminazione a led e tendoni da gazebo per l’ombra. Tutti elementi che non avrebbero certo garantito una continuità architettonica e di forme con Piazza Vittoria, ma che avrebbero evitati ai cittadini di pensare che un’Amministrazione così è meglio perderla che votarla.