“Stiamo assistendo nelle ultime settimane ad una escalation di criminalità davvero inquietante per la città di Gaeta. Mai in passato si erano verificati così tanti episodi di reati contro le persone e contro il patrimonio come in questi giorni. Siamo arrivati addirittura alle rapine a mano armata. A cosa altro dobbiamo assistere? Dobbiamo aspettare la morte violenta di qualcuno? Gaeta era un’isola felice che purtroppo non c’è più”.
Lo dichiara Antonio Raimondi, capogruppo Movimento Progressista in merito agli ultimi fatti di cronaca e aggiunge: “Abbiamo tutti la sensazione di vivere in un Far West e i cittadini sono giustamente spaventati per la propria incolumità e per quella dei propri cari. Anche quel pochissimo che resta oramai di turismo balneare potrebbe scomparire se la città dovesse essere non più sicura come un tempo. E in tutto questo cosa fa l’Amministrazione Comunale ed il Sindaco? Ovviamente nulla. Anzi, la colpa, tanto per “non cambiare”, è del Governo e dei tagli alle Forze dell’Ordine.
Penso che la città e i suoi cittadini si siano stancati di questo ritornello bambinesco del Sindaco che non sa assumersi le proprie responsabilità. Come con le tasse locali, le bugie vengono a galla: le tasse si dovevano aumentare perché c’erano i tagli dei Governi Monti, Letta e Renzi (guarda caso Berlusconi viene lasciato fuori). Completamente falso perchè mai nella storia del Comune di Gaeta ci sono stati così tanti soldi per opere pubbliche prese direttamente dal Bilancio Comunale, e questi soldi ovviamente sono quelli che versano i contribuenti gaetani.
La sicurezza non è un problema in cima ai pensieri dell’attuale Amministrazione e potrebbe rappresentare il de profundis della nostra già debolissima economia turistica e non solo. Basti vedere come hanno fatto andare via il Tribunale da Gaeta, fatto declassare il Comando dei Carabinieri a Tenenza, non dato una sede idonea ed adeguata alla Polizia di Stato. Ci sono delle colpe ben precise che chi ha l’onore di governare ha anche l’onere di ammettere e porvi rimedio. Il tempo dei sorrisi, delle pacche sulle spalle, del nulla etereo come il “restayling” è finito. Adesso i cittadini vogliono certezze e garanzie: se si è in grado di darle in tempi rapidi bene, altrimenti non resta che dimettersi e lasciare il posto a chi è in grado di farlo”.