Cercava un lavoro stabile per il marito e perciò ha tentato di darsi fuoco nella stanza del sindaco di Gaeta. Una donna residente a Gaeta, di 50 anni circa, ma originaria della Campania, ha minacciato di compiere l’insano gesto se qualcuno dentro al Comune non avesse provveduto a trovare un lavoro fisso al coniuge. Così dopo alcuni minuti, quando erano le 11 e 30 circa di questa mattina, mercoledì, si è cosparsa di alcol etilico minacciando di darsi alle fiamme. Nel frattempo erano già stati allertati i carabinieri della tenenza di Gaeta che sono intervenuti sul posto per bloccare la potenziale suicida.
Secondo una prima ricostruzione la famiglia della donna, in virtù della propria indigenza, occuperebbe abusivamente una casa popolare, e il marito avrebbe alle spalle un passato lavorativo fatto di precariato e lavori occasionali. I due figli, invece, sarebbero dipendenti a tempo indeterminato con una ditta che ha un appalto proprio col Comune di Gaeta. Ma l’autrice dell’estremo gesto rivendicava, come già fatto in passato, anche una sistemazione per il marito che nel frattempo ultimamente ha lavorato come ambulante nella vendita di prodotti ortofrutticoli in giro per la città, prima che gli bloccassero l’attività per una serie di illeggitimità nell’esercizio della professione.
Assente il primo cittadino, che è andato via pochi minuti prima che la situazione degenerasse, come d’altra parte tutti gli altri amministratori, per partecipare alle esequie, presso la chiesa dell’Annunziata, dell’ex consigliere comunale Nino Di Maggio, scomparso recentemente. La donna è stata trasferita presso la caserma dei carabinieri per gli accertamenti di rito. Sul posto anche un’autoambulanza.