Gaeta, Italcraft “dimenticata”: gli ex operai pronti a proteste eclatanti

Sono passati ormai oltre due mesi, e i dipendenti Italcraft, rimasti fuori dal piano di riassunzioni della nuova società, sono all’esasperazione e in procinto di organizzare manifestazioni di protesta eclatanti. L’accordo, che la nuova Italcraft srl dell’imprenditore edile Renato Bocchi, ha stipulato dinanzi al tribunale del lavoro di Latina, infatti, non è stato rispettato.

Cioè, quanto previsto nei contenuti dell’accordo, per cui alle otto prime riassunzioni delle maestranze rimaste senza lavoro dopo il fallimento della vecchia società, entrate a giungo, dovevano seguirne altre 16 entro il 31 dicembre scorso, è stato completamente disatteso. E siccome non sono bastate le lettere all’autorità portuale per sollecitare la revoca della concessione per il mancato rispetto dell’accordo, gli incontri col sindaco di Gaeta e addirittura il blocco al traffico sulla Flacca, è intenzione degli operai non mollare e continuare con nuove iniziative la protesta.


Anche perchè la stessa autorità portuale, che si è riunita con il suo Consiglio direttivo, nei giorni scorsi, sembra aver completamento accantonato la vicenda, visto che nella seduta svolta non si è occupata della vertenza. Una indifferenza intollerabile per le sigle sindacali, Massimo Purificato della Fenea-Uil e Carmine Zazzero della Fillea-Cgil, che quindi seguiranno i lavoratori nella loro battaglia, coinvolgendo tutte le istituzioni competenti nella risoluzione della questione Italcraft.