Sperlonga, finanziamenti regionali sospesi “per sequestro”: il Tar boccia il ricorso per Bazzano

Il Comune di Sperlonga

Può un terreno tuttora sequestrato nell’ambito di un giudizio penale, essere oggetto di un finanziamento per lavori pubblici che non possono nemmeno iniziare? Certo che no, secondo i giudici amministrativi della Capitale. E quindi, almeno per adesso, niente contributo regionale nelle casse del Comune di Sperlonga. Oltre un milione 500mila euro la prima tranche, più altri 200mila per la seconda, che rimarranno congelati in attesa che le annose diatribe sui terreni di Bazzano trovino fine.

Una battaglia tra il pubblico – l’ente comunale – e il privato – la famiglia Del Vecchio – incentrata sugli espropri per realizzare l’intervento sempre rimasto nel cassetto, che prevede un parcheggio ed accessi al mare. Carte bollate, indagini e sequestri. L’ultimo, ancora in atto, datato luglio 2013. Per un contenzioso che non smette di riservare colpi di scena. Ed adesso ha portato a confermare lo stop, fino a data da destinarsi, al denaro che la Regione era pronta ad elargire per il restyling dell’area. Finanziamenti a cui il Comune era stato ammesso ad agosto 2013 – dopo che il Tar di Latina aveva dichiarato inammissibili in parte rigettandoli i ricorsi dei privati – eppure bloccati poco più tardi, tramite sospensione della determina dirigenziale di riferimento, il settembre successivo. Perché? La Pisana era stata informata dell’ultimo sequestro in ordine di tempo del bene oggetto di quel denaro. “In naftalina” ingiustamente, secondo il Comune di Sperlonga, che aveva quindi presentato ricorso. Trovando il “niet” dei giudici del Tar di Roma, che, con una sentenza di fine gennaio, depositata da pochi giorni, hanno rispedito al mittente le istanze: con i lavori che non possono iniziare, inutile garantire soldi, cosa che per le casse della Regione potrebbe peraltro andare a profilare possibili danni erariali. Giustissima, quindi, la sospensione dei fondi.