Dodici ore al Dono svizzero di Formia per un infarto, la direzione sanitaria: “Rispettate le procedure”

Marianne Nikolits

Ci scrive per precisare e smentire quanto dichiarato da Marianne Nicolits, che nel rilasciarci un’intervista ci ha raccontato la sua incredibile storia che l’ha vista essere protagonista di un’attesa di dodici ore prima di essere operata per un infarto al miocardio, il dottor Enrico Mirante della direzione medica del polo ospedaliero sud. Riceviamo e pubblichiamo integralmente la sua precisazione.

“In relazione all’articolo ‘Malasanità a Formia, ha un infarto ma attende 12 ore in Pronto Soccorso’, pubblicato in data 12/2/2015 su H24 notizie portale indipendente di news della Provincia di Latina, si ritiene indispensabile fornire immediata precisazione. La gestione di ogni caso clinico viene condotta in linea con le raccomandazioni scientifiche nazionali ed internazionali.


Come ben documentato, nel caso in oggetto, la corretta diagnosi ed il corretto trattamento sono stati effettuati in Pronto Soccorso, secondo i tempi e le modalità previste dalle linee guida nazionali ed internazionali (si veda ad esempio: Percorso di Valutazione del Dolore Toracico, Position Paper Anmco Simeu 2009, linee guida ESC 2011 ESC Guidelines for the Management of Acute Coronary Syndromes presenting without persistent ST-segment elevation ; Documento di consenso Strategie Assistenziali e scelta della Terapia Anti-trombotica nei pazienti ricoverati con diagnosi di Sindrome Coronarica Acuta; Sintesi Operativa per la Pratica Clinica ANMCO/SIMEU 2013).

Il rispetto dei tempi previsti dalle raccomandazioni internazionali è stato osservato, non solo per quanto riguarda il trattamento farmacologico specifico eseguito in Pronto Soccorso, ma anche per le successive procedure che si sono rese necessarie durante la degenza.

Si precisa inoltre che:
• come è ben noto, l’attività di tutti i Pronto Soccorso della Regione Lazio è costantemente monitorata e documentata; dal monitoraggio suddetto risulta che il Pronto Soccorso di Formia garantisce un tempo di attesa per la visita ed attesa di ricovero notevolmente inferiore alla media dei Pronto Soccorso della Regione Lazio;
• l’osservazione clinica e il monitoraggio dei pazienti viene, quando possibile, garantita in una apposita area di degenza, con posti letto monitorizzati (O.B.I./Medicina d’Urgenza); la grande richiesta di questo tipo di risorsa rende inevitabile che alcuni pazienti siano sottoposti ad osservazione prolungata in Pronto Soccorso;
• nonostante il grande numero di pazienti gestiti contemporaneamente in Pronto Soccorso (casi aperti in data 2/1/2015 129 [centoventinove]; posti letto totali utilizzabili quotidianamente in O.B.I. e Medicina d’Urgenza 7 [sette], pazienti ricoverati in Medicina d’Urgenza il 2/1/2015 4 [quattro]; pazienti presenti in
O.B.I. in data 2/1/2015 4 [quattro]; i pazienti, come nel caso in oggetto, ricevono le cure del caso, anche
quando costretti ad attendere prolungatamente in Pronto Soccorso il posto letto nei reparti di destinazione.

In conclusione anche nel caso specifico i Protocolli sono stati seguiti in maniera rigorosa senza alcun ritardo nella Diagnosi e nel Trattamento specifico. Le precisazioni fornite risultano doverose per tutelare il lavoro quotidianamente svolto, con abnegazione, professionalità, sacrificio, passione e rigore, spesso in condizioni difficilissime, da tutto il personale della Unità Operativa Pronto Soccorso, Osservazione Breve Intensiva e Medicina d’Urgenza”.