“Mese della Legalità” tra le polemiche

“Un attacco politico, come altri ce ne sono stati nel corso degli ultimi due anni. Solo più grave perché di mezzo, stavolta, c’è il nome di Formia”. Così primo cittadino Sandro Bartolomeo e la delegata alla Legalità Patrizia Menanno commentano così la lettera inviata dal movimento “Un’altra città” al sindaco di Casal di Principe Renato Natale che domani sarà ospite dell’Amministrazione all’inaugurazione del “Mese della legalità”.

Il sindaco Bartolomeo con la delegata Patrizia Menanno
Il sindaco Bartolomeo con la delegata Patrizia Menanno

“L’assurdo esercizio di buttare inutilmente e strumentalmente fango sulla propria città – sostengono Bartolomeo e Menanno – si ripete da parte di chi è veramente ‘un’altra citta’, nel senso che, probabilmente, vive altrove e non ama Formia. Formalmente, viene lodata l’iniziativa del ‘Mese della legalità’, salvo poi screditare chi l’ha promossa e, con molta fatica, realizzata, reiterando fatti triti e ritriti, riferibili per lo più a precedenti Amministrazioni e rispetto ai quali abbiamo già più volte e in ogni sede illustrato la nostra posizione. Ciò non fa onore a chi pensa con tali mezzi di darsi visibilità e consistenza, a fronte di una totale assenza dal mondo reale e dalle problematiche che la città vive. Problematiche – concludono – che questa Amministrazione affronta ogni giorno, tra mille difficoltà, con tenacia e senso delle Istituzioni”.


Dato spazio all’Amministrazione pubblichiamo dunque la lettera inviata dal movimento Un’Altra Città al primo cittadino di Casal di Principe cosicché ognuno, conosciuti i contenuti, possa trarre le sue riflessioni.

un altra cittàCaro Sindaco di Casal di Principe, caro Renato Natale,

ricordiamo ancora con emozione quelle lacrime di gioia nel giugno scorso, quando, ancor prima che si completasse lo spoglio di tutte le schede, si era ben compreso che tu saresti diventato il Sindaco del comune conosciuto nel mondo come la patria dei “Casalesi”. La tua vittoria venne festeggiata con un grande striscione, che recitava “Casal di Principe: qui la camorra ha perso” e in quello stesso istante tu e tutti quelli che ti seguirono ridiedero dignità alla parola “Casalesi”. Oggi i Casalesi sono gli abitanti di Casal di Principe, sono quelli che alle elezioni hanno fatto perdere la camorra.

Renato Natale
Renato Natale

La tua elezione fu un balsamo benefico al nostro cuore, al nostro cuore che già sapeva e si sgolava a dire, senza dover aspettare le recenti dichiarazioni di Carmine Schiavone, che le vicende della tua terra coinvolgevano direttamente anche la nostra, per il nostro cuore e la nostra mente che già sapevano che la nostra terra, come la tua, è stata coinvolta nell’interramento dei rifiuti tossici, nella speculazione edilizia, nel riciclaggio di denaro e in diverse attività illecite. Insomma in quel novembre 2013, con la desecretazione delle dichiarazione di Carmine Schiavone, la nostra terra, tutta, finalmente si svegliò e si scoprì “provincia di Casale”.

Questo è il secondo anno, in cui il mese di marzo a Formia è il “mese della legalità”, trenta giorni in cui si raccolgono eventi, presentazioni di libri e visioni di film dedicati al tema. Una bella iniziativa, non c’è dubbio, che andrebbe replicata anche nei prossimi anni.

Ma, c’è un ma. Già l’anno scorso rimanemmo sconcertati perché il “mese della legalità” arrivava immediatamente dopo una delle decisioni più eclatanti del Sindaco della nostra città.

Nel dicembre 2013, infatti, il Sindaco Bartolomeo ribadì che il Comune di Formia non si sarebbe costituito parte civile nel processo per il fallimento della Formia Servizi, processo penale a carico, tra gli altri di Massimo Vernetti. Forse, caro Renato, tu non sai che la vicenda coinvolge, non solo un assessore della giunta Bartolomeo, l’assessore all’Urbanistica Giuseppe Masiello, ma, è notizia di questi giorni, anche una delle dirigenti del Comune di Formia, l’architetto Marilena Terreri, sempre in prima linea nelle campagne elettorali dell’attuale Sindaco.

Quest’anno il “mese della legalità” sarà inaugurato il 28 febbraio presso l’Auditorium “Vittorio Foa” e si onorerà anche della tua presenza. Crediamo sia opportuno, quindi, che tu conosca esattamente le vicende che hanno coinvolto i nostri amministratori ed è proprio per questo abbiamo pensato di scriverti pubblicamente questa lettera.

Noi non vogliamo emettere sentenze di carattere giudiziario, le quali spettano esclusivamente ai magistrati, ma crediamo che la politica debba sempre saper arrivare un attimo prima ed emettere giudizi di ordine etico e di opportunità, appunto, politica.

Almeno così così ci hanno insegnato Falcone e Borsellino e così è anche scritto sulla Costituzione Italiana.

Tu, caro Renato, venerdì 28 sarai accolto dal Sindaco di Formia, il quale, come sai, è giunto al suo quarto mandato e da oltre 30 anni è protagonista assoluto della vita politica della città.

Devi sapere che oggi il sindaco Bartolomeo risulta indagato dalla procura di Cassino per i reati di abuso d’ufficio, reiterazione della violazione di legge e concorso nell’ambito dell’inchiesta giudiziaria sugli affidamenti diretti per la pulizia delle spiagge, affidamenti dati alla società Impero Romano, per un totale di quasi 60 mila euro, elargiti in 4 affidamenti complessivi.

Incredibile è come il 18 giugno 2013, ad una settimana esatta dalla vittoria elettorale, il sindaco Bartolomeo abbia firmato un provvedimento d’urgenza per un importo di 13 mila euro alla società Impero Romano, il cui titolare si era ben distinto durante la campagna elettorale a favore del sindaco neoeletto. Come forza politica riconosciamo la legittimità e la libertà di un Sindaco di decidere gli affidamenti diretti, ma ci facciamo domande, come sempre, circa l’opportunità politica di dare l’affidamento proprio a chi nei tre mesi precedenti con forza e, a volte, con eccessiva foga, aveva sostenuto l’elezione di Bartolomeo a Sindaco.

Ancora, caro Renato, devi sapere che l’estate scorsa l’intero Comune di Formia e tutta la sua macchina amministrativa furono scossi dalle accuse formulate dalla Procura di Latina per i reati di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, alla concussione, all’abuso d’ufficio, all’omissione d’atti d’ufficio e al peculato. Tra gli indagati risultarono consiglieri ed ex-assessori, alcuni dei quali hanno appoggiato l’attuale maggioranza alle elezioni del 2013. Invano abbiamo sollevato la questione morale che scaturiva pesantemente dagli accordi di Bartolomeo con gli allora candidati sindaco, Benedetto Assaiante ed Erasmo Picano, coinvolti nella vicenda. Invano facemmo domande sulla richiesta di sostegno alle primarie cittadine da parte di Bartolomeo, e mai smentita dallo stesso, ad Antonio Calvano, consigliere notoriamente vicino alla famiglia Bardellino.

Dopo quell’estate rovente il Sindaco convocò i dirigenti comunali coinvolti nella famosa inchiesta denominata “Sistema Formia”, davanti all’allora segretaria comunale, Anna Lecora, ipotizzando spostamenti e provvedimenti. Morale della favola, oggi tutti i dirigenti occupano il loro posto, alcun provvedimento è stato preso e la Segretaria Comunale è andata via, ma questa parte della storia pensiamo che tu la conosca, in quanto la nuova segretaria arrivata è proprio della tua città, Casal di Principe.

Ecco, questo è un quadro, seppur incompleto, della nostra città e di chi la governa e l’ha governata in passato. Purtroppo la cattiva gestione della macchina amministrativa ha notevolmente condizionato lo sviluppo economico e culturale della nostra bella Formia, soffocandola in una stasi che ormai dura da decenni, imbrigliata com’è in ricatti e cambiali elettorali, che sembrano non dover mai avere fine.

Caro Renato, caro Sindaco di Casal di Principe, questo noi volevamo scriverti, perché tu per noi rappresenti l’esempio vivente che le cose possono cambiare se si ha coraggio, intelligenza, determinazione e amore per la propria terra”.