Nella giornata di ieri si è tenuto un incontro con i lavoratori, delegati e i candidati della RSU della FP CGIL alla presenza del segretario generale di Roma e Lazio Natale Di Cola e la segretaria regionale Patrizia Di Berto presso il Presidio Ospedaliero “S. M. Goretti” di Latina.
“Tale incontro – scrivono I Delegati e Candidati RSU all’unisono con il segretario generale FP CGIL Latina Cristina Compagno – è stato fortemente sollecitato dai delegati e dai candidati della RSU sulle fortissime pressioni che da tempo gli stessi hanno ricevuto dai lavoratori. Ne è scaturito un quadro terribilmente drammatico, che si può riassumere in sintesi in questi termini:
1. forte carenza di organico di tutte le figure professionali e di supporto (OSS ed Ausiliari);
2. intasamento del Pronto Soccorso tale da farci ritenere che lo stesso stia sull’orlo del collasso con sovraffollamento delle stanze di visita e compromissione degli standard di sicurezza;
3. mancato rispetto degli accordi regionali per quanto riguarda il deflusso dei pazienti che sostano al PS;
4. carenza di posti letto causa dell’imbottigliamento e della permanenza dei pazienti per più giorni in PS;
5. operatori che a guardarli in faccia sembrano dei fantasmi a causa del fortissimo impegno professionale dovuto al persistere di un PS che non è più rispondente alla sua funzione fondamentale;
6. rilevata la chiusura dei servizi di TAC e RM dalle ore 14 per mancanza di personale con tutte le conseguenze che si producono dovendo operare sia per i pazienti in attesa al PS e ai degenti ospedalizzati;
7. unità operative di degenza con barelle in ogni stanza tanto da compromettere la incolumità dei pazienti e la non operatività del personale determinata dalla mancanza strutturale di mezzi per il soccorso qualora necessitato;
8. interruzione da tempo degli interventi di elezione;
9. tempi di attesa per le prestazioni ambulatoriali interminabili, sempre dovuti alla carenza di organico;
10. presenza massiccia di precari ai quali non vengono riconosciuti gli stessi diritti degli altri lavoratori, nonostante lavorino presso la nostra ASL con anzianità che arriva anche fino a 12 anni di servizio;
11. insufficiente aggiornamento professionale per gli operatori, dovuto alla gestione a dir poco scandalosa da parte della unità operativa preposta;
12. interruzione dal 2014 dello screening mammario;
13. grave deficienza degli standard organizzativi e strutturali dell’ospedale (sede di DEA di II° Livello unico fra Roma e Napoli).
Per tutti i motivi sopraelencati, questa Segreteria Provinciale interverrà di concerto con la Segretaria Regionale FP CGIL di Roma e Lazio presso la Regione Lazio al fine di rimuovere a nostro avviso quello che potremmo definire una catastrofe in termini di erogazione dei servizi sanitari”.