Altro che “operazione lurida”: il sindaco mentiva, l’indagine sull’ “Impero romano” c’è e lui é indagato

INCHIESTA IMPERO ROMANO: GLI INDAGATI E I REATI

Il sindaco di Formia Sandro Bartolomeo è indagato dalla Procura di Cassino per i reati di abuso d’ufficio, reiterazione della violazione di legge e concorso, nell’ambito dell’inchiesta giudiziaria sugli affidamenti diretti per la pulizia delle spiagge riconosciuti alla società Impero Romano, per un totale di quasi 60mila euro elargiti in quattro incarichi complessivi. Insieme al primo cittadino formiano, il pubblico ministero titolare dell’inchiesta Alfredo Mattei, ha iscritto nel registro degli indagati anche il funzionario dell’ufficio ambiente Gino Forte, per gli stessi reati, Gennaro D’Angiò e Marlena Bierek, marito e convivente titolari della società, formalmente intestata a quest’ultima, per i reati di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro e, infine, il commercialista formiano Francesco Traversi per falso, che si è occupato dei contratti di lavoro della società.


LA PROROGA D’INDAGINE

Il Tribunale di Cassino
Il Tribunale di Cassino

La conferma arriva dalla richiesta del pubblico ministero, presentata al giudice per le indagini preliminari Donatella Perna, di ottenere una proroga di 6 mesi alle attività di indagine relativamente a quanto accaduto. Il termine scadeva infatti il 31 dicembre scorso, così il 19 dello stesso mese, il pm ha depositato nell’ufficio del Gip la richiesta di proroga al fine di ottenere ulteriore documentazione utile al fascicolo d’inchiesta, aperto dai carabinieri di Formia nel febbraio dello scorso anno.

I FATTI

“Una cambiale elettorale”. Con queste parole, alcune forze politiche in città, hanno sin da subito definito l’affidamento alla società Impero Romano srl da parte dell’amministrazione comunale di Formia, per il servizio di pulizia delle spiagge, arrivato con un provvedimento di urgenza datato 18 giugno 2013, poco dopo cioè la vittoria elettorale dell’attuale maggioranza, per un importo di 13mila euro. Stranamente, infatti, la Impero Romano srl, di cui risultava titolare Marlena Bierek, moglie di D’Angiò, era nata appena cinque giorni prima dell’affidamento stesso, il 13 giugno 2013.

Spiaggia di Vindicio
Spiaggia di Vindicio

Come se non bastasse, poi, la stessa società poteva contare su un solo dipendente, mentre nel primo provvedimento di affidamento erano richieste almeno otto unità lavorative. Da quel momento in poi sarebbero arrivati altri tre nuovi incarichi a titolo di proroga, per un totale di circa 55mila euro complessivi. A questo proposito va ricordato che l’istituto dell’affidamento diretto può essere utilizzato per affidamenti fino ad un massimo di 40mila euro. Su tali aspetti, diciamo così amministrativi, emergono, secondo la pubblica accusa, le responsabilità del funzionario comunale Gino Forte e del firmatario finale degli affidamenti, ovvero il sindaco Bartolomeo. Il quale, tra le altre cose, proprio nella precedente campagna elettorale, ha potuto contare sul pieno appoggio di Gennaro D’Angiò, presenza fissa presso la sede elettorale del futuro sindaco e già collaboratore di quest’ultimo, quando primo cittadino già lo era stato, in qualità di affidatario e titolare di una cooperativa per il servizio di gestione parcheggi a Gianola con una coop di lavoratori “da reinserire” in società.

Ma non finisce qui, perchè secondo i reati contestati e i soggetti coinvolti, sarebbero emerse violazioni anche rispetto alle norme sui contratti di lavoro, che per questo motivo vedono coinvolto il commercialista che si occupato delle pratiche, ovvero il commercialista Francesco Traversi.

LE POLEMICHE

La conferenza stampa andata in scena il 6 febbraio di un anno fa
La conferenza stampa andata in scena il 6 febbraio di un anno fa

Una vicenda che ha scatenato aspre polemiche dal principio dell’avventura amministrativa del Bartolomeo – quater. Illazioni contro le quali lo stesso Bartolomeo, dopo aver convocato una partecipatissima conferenza stampa, si scagliò in particolar modo contro la stampa locale e i giornalisti, le cui inchieste sulla vicenda e la pubblicazione della notizia dell’indagine dei carabinieri, furono definite “luride – disse – come le persone che state dimostrando di essere”. Alla faccia del diritto all’informazione.

https://www.youtube.com/watch?v=WHCsRZSRCyg

Attacchi ai quali si associarono la giunta, al completo, e l’intera maggioranza. Con un duro intervento persino del più “complicato” dei consiglieri di maggioranza, Mattia Aprea, che tuttavia in quell’occasione si associò al sindaco nell’attacco alla stampa, ammonendola di “aver superato il limite di decenza” con un “giornalismo disonesto”.

Ma nella stessa conferenza stampa arrivano anche le parole del sindaco che spiegano secondo lui il motivo del coinvolgimento della Impero Romano e di Gennaro D’Angiò: “Le spiagge di Formia erano in una situazione penosa. Io non ho fatto altro che chiamare a pulirle quelli che le hanno pulite per anni e le hanno pulite bene. L’Impero romano è un gruppo di persone che sono soggetti fragili, soggetti deboli, gente che ha bisogno di lavorare e che hanno lavorato anche negli anni precedenti pulendo le spiagge con risultati ottimi e che non hanno avuto nessuna condizione di favore da parte dell’amministrazione”.

Il sindaco Bartolomeo e il capitano De Nuzzo
Il sindaco Bartolomeo e il capitano De Nuzzo

Tuttavia le polemiche sulla vicenda non finiscono qui. Infatti passano un paio di mesi da quella conferenza stampa e trapela l’indiscrezione, poi confermata dalla proroga di indagine, secondo cui la Procura di Cassino, il fascicolo, lo ha aperto individuando anche gli indagati, tra cui il sindaco. Una notizia che dal Comune, dopo aver convocato e parlato con il comandante dei carabinieri di Formia Giovanni De Nuzzo, si affrettano a smentire: “il sindaco non è indagato” e perciò “il sindaco si riserva ogni azione a tutela della propria onorabilità”.

E’ proprio il capitano dell’Arma riuscì a mantenere stretto il riserbo sull’indagine smentendo a colloquio col Primo cittadino, e in un secondo momento anche alla stampa, le notizie circa l’apertura dell’indagine.

 

LA VICENDA

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