Manca il direttore, Parco dei Monti Aurunci bloccato: tuona Zannella

Roberto Zannella

“Adesso basta! Così non si può più andare avanti. Pena il blocco totale delle attività del Parco Regionale dei Monti Aurunci. Si provveda subito (e andava fatto entro 90 giorni dall’elezione del Presidente della Giunta Regionale) alla nomina del direttore dell’ente preposto alla tutela del patrimonio territoriale aurunco”. A tuonare contro il governo regionale è Roberto Zannella, sindaco di Campodimele, investito, questa volta, della sua carica di presidente della Comunità del Parco, la rappresentanza dei dieci comuni ricadenti nell’area protetta (Campodimele, Fondi, Formia, Itri, Lenola, Spigno Saturnia, per la provincia di Latina e Ausonia, Esperia, Pico, Pontecorvo e Cassino per l’area ciociara).

Nella sua lettera, indirizzata anche all’assessore regionale all’Ambiente, Fabio Refrigeri, al direttore del settore regionale Ambiente, Bruno Placidi, a Ersilia Maffeo, dirigente regionale area “Sistemi naturali”, e al commissario al Parco, Michele Moschetta, Zannella ricordale tappe che hanno caratterizzato l’impasse.


“Dopo che il commissario Moschetta aveva individuato una terna di nomi (tra  i quali due tuttora idonei all’ottenimento dell’incarico)”, nell’agosto 2014 Zingaretti formulava una scelta in tal senso, subito contestata da chi riteneva il designato, Lucio De Filippis, esponente renziano del PD di Lenola, incompatibile a ricoprire l’incarico per aver svolto compiti presso strutture che ne impedivano l’investitura presso il Parco.

Lucio De Filippis
Lucio De Filippis

Con atto del 5 febbraio scorso dello stesso presidente Zingaretti – prosegue la lettere di Zannella- si è provveduto al ritiro per nullità del decreto di nomina del Direttore dell’Ente. Qualche giorno fa, il direttore in carica nella precedente gestione, che decade legalmente con la nomina del successore, Giuseppe Marzano, privo di referenze partitiche, da sempre attivo nella tutela del territorio e il cui impegno gli aveva valso il titolo di “ambientalista praticante prima ancora che credente”, si è dimesso spontaneamente dalle sue mansioni che aveva “con senso di grande responsabilità” ricoperto nella vana attesa dell’insediamento effettivo del suo successore per non far bloccare le attività del Parco.

Giuseppe Marzano
Giuseppe Marzano

In conseguenza della grave situazione che si è venuta a creare – prosegue la lettera del sindaco Zannella- con la presente istanza si denuncia il disagio che lo stato di cose crea al funzionamento dell’Ente Parco in relazione all’impossibilità di effettuare pagamenti a ditte appaltatrici, professionisti, fornitori (compreso utenze e distributori di carburante). In sostanza si chiede che la situazione venga normalizzata al più presto. In questo frangente tutti si augurano che il governatore Zingaretti voglia riconfermare, alla luce dell’opera positiva finora svolta e della sua autentica vocazione ambientalista, il direttore finora in carica Giuseppe Marzano”.