La terza evasione dai domiciliari in pochi mesi? Almeno questa volta una questione di stringente necessità, a sentire il diretto interessato: “Avevo mal di denti, stavo andando a piedi in ospedale”. Circostanza confermata anche dalla madre, ma che ad un 47enne di Fondi non è però servita ad evitare il carcere, confermato lunedì mattina, al termine dell’abbreviato, dal giudice del Tribunale di Latina Raffaella De Pasquale. Otto mesi, la condanna.
Tutto ingiustificato, per i legali dell’uomo, Giulio Mastrobattista ed Atena Agresti: “Faremo appello, ed abbiamo già presentato un’istanza al Tribunale del Riesame. Lo stato di necessità è stato provato, crediamo non ci sia stato alcun reato. Tanto più che il nostro cliente era andato anche a costituirsi”. Nel tardo pomeriggio di mercoledì scorso, il 47enne era infatti stato notato da un maresciallo dei carabinieri fuori servizio lungo Corso Appio Claudio. In giro nonostante domiciliari – di recente violati altre due volte – e braccialetto elettronico. Non passa molto, ed eccolo presentarsi presso la Tenenza dell’Arma: “Stavo andando in ospedale”. Un atroce mal di denti, aveva detto. Una semplice scusa, per i militari. Un bisogno improrogabile, secondo l’arrestato e i suoi difensori. I quali hanno tra l’altro evidenziato come, a causa del proprio stato di indigenza, l’uomo non avesse potuto né acquistare un antidolorifico, né rendere nota per tempo la sostenuta emergenza ai carabinieri. Fatti ed argomentazioni che lunedì non hanno comunque convinto il Tribunale. Per ora, il 47enne rimarrà nella casa circondariale di via Aspromonte.