Una discussione, una parola di troppo e poi l’irreparabile. Una lite in famiglia è degenerata e una ragazza non ancora trentenne – al quinto mese di gravidanza – è stata costretta a ricorrere alle cure del pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria Goretti di Latina.
L’episodio sarebbe avvenuto nella tarda serata di venerdì all’interno di un’abitazione nella zona di Doganella di Ninfa. La donna era in casa con il convivente, un uomo di una decina d’anni più grande. Una discussione, qualche parola forte, gli animi che si accendono e poi la violenza. L’uomo avrebbe colpito più volte la ragazza che, dolorante e terrorizzata dalla possibilità di poter perdere il bambino, in lacrime ha contattato la mamma.
La donna si è precipitata nell’abitazione della figlia e insieme si sono recate al pronto soccorso del nosocomio del capoluogo pontino. Qui, la 29enne ha ricevuto tutte le cure del caso e poi ha trascorso la notte in osservazione. Fortunatamente né lei né il bimbo che porta in grembo hanno riportato conseguenze serie. Ieri mattina, così, è stata dimessa ed è tornata nell’abitazione dei suoi genitori.
A contattare gli agenti della Questura di Latina sarebbero stati nella serata di venerdì i medici del pronto soccorso. Agli agenti della Squadra Volante – diretti dal vicequestore aggiunto Angela Leone – la giovane avrebbe raccontato di aver ricevuto delle percosse dal convivente. Solo ieri pomeriggio, però, si sarebbe recata in Questura per sporgere denuncia.
Gli uomini della Questura di Latina sono adesso al lavoro per ricostruire nei minimi dettagli questa brutta vicenda. Gli inquirenti stanno raccogliendo tutti gli elementi utili per stringere il cerchio e per capire le eventuali responsabilità dell’uomo. Non è escluso che le indagini possano concludersi già nelle prossime ore.